Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933
L'Andreana 3 4 9 — Sorride a l l ' A n i t a e le dice: •— M i raccomando la casa. — F a appena i n tempo di dire al m a r i t o : — A voi mi racco– mando quell'affare col paron del T i me vedi. — E si rimette a sedere, molto soddisfatta, accorgendosi che ha dirimpetto u n bellissimo marinaio con occhi, capelli, denti, pelle, tutto così meridionale da fargli quasi un cenno d'intesa. Questa dell'invasione dei marinai nel treno che corre fu una delle sensazioni p i ù strane e piacevoli della sua v i t a ; la madre d'un marinaio si sente d'improvviso mamma di cinque, sei, dieci, dodici marinai, e sorride a ciascuno, adora eia- w scuno, di ciascuno s'incuriosisce, quasi che tutti quei suoi fi– glioli che hanno la stessa età si somiglino nel volto come nel– l'assisa e abbiano gli stessi occhi, gli stessi denti, gli stessi sorrisi di fanciulli che ritrovano in viaggio m a m m u z z a . D ' u n tratto, le saltò i l ticchio di chiedere se nessuno era comandato in C a p i t a – neria e allora i ragazzi divennero seri, scossero le spalle, come se apprezzassero così così quel grande ufficio della Capitaneria, preferendo di gran lunga l'importanza e vastità dell'Arsenale nel sestiere laggiù di Castello. T a c q u e e volse i l capo verso i l finestrino come per trarsi i n disparte, e così pensava che avrebbe potuto da Chioggia fare una scappata a V e n e z i a , se non col motoscafo, col vaporetto, e la gioia dell'arrivo a V e n e z i a e i l sussulto dell'improvvisata al figliolo i n Capitaneria.... A h , la vedrà finalmente, la vedrà questa C a p i t a n e r i a ! T a n t o gliene ha parlato i l suo F o r t u n a t o , tracciandone perfino la topografia dei dintorni, che ci saprà andare da sé, partendosi da P i a z z a San Marco, riuscendo nell'Ascensione, imboccando una di quelle callette a s i n i s t r a : ecco, sì, calle Vallaresco, « dove c'è i l pon– tile del vaporetto là i n fondo ». Tenere a mente: calle Valla¬ . resco. Accostarsi, fermarsi all'ingresso, chiedere al marinaio di guardia del marinaio F o r t u n a t o Pagan. C h i è che lo vuole il marinaio Pagan Fortunato? C h i lo vuole? chi? M a lei : la mam– ma : so mare. A R o v i g o , addio bei ragazzi. L e i doveva scendere con la sua sacca da viaggio e accon– tentarsi del treno poverello che non ha tanta voglia d'arrivar fino a Chioggia, ma c'è scritto nell'orario, c'è scritto nella p a – gina e arriva. N e l tragitto dalla stazione alla calletta C i p r i o t t o , dopo sei ore di viaggio, l'Andreana s'accorge quasi irritata che
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy