Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933
L'Andteana 3 3 7 0 altri quindici giorni. L ' a r i a del proprio paese.... la spiaggia.... i l pigiama..,. — G i à , questa brutta moda, — sospirò la madre, senza intenzione d'offendere, e si stupì che l'altra approvasse. — Bruttissima, indegna. C'è da vergognarsi a mostrarsi i n giro così. Siamo tutte molto ridicole. Vedete, zio, s'infilano 1 calzoni e si comanda a bacchetta. Scherzo, sapete. L e donne son sempre donne, anche se girano i l mondo. L u i s o n B a l l a B a l l a intervenne. Per l u i le donne i calzoni l i avevan sempre portati, specie le mogli dei pescivendoli, ecce– z i o n fatta per la moglie di pescivendolo qui presente, che pur doveva essere molto importante se aveva dato i l suo nome a una barca. E l u i perché era un semplice pescatore di cèfali di canale, un semplice possessore di barchetta con ragno, non po– teva ammettere d'aver sentito la tirannia d'una donna? M a non solo delle donne si lamentava il povero L u i s o n B a l l a B a l l a , ma anche della sua barchettina che ora, in estate, bisognava cu– rarla come una malata, e malata era di vecchiezza, povera bar– chettina, che v u o l essere bagnata costantemente perché i l sole non te la spacchi. — M a come, zietto? N o n siete contento nemmeno della barca che v i dà da vivere? — S i pesca poco, i l mio « bel pennello », pochi cèfali e molta acquadella. Prendessi due chili di cèfali al giorno! Invece, i l mio « bel pennello », non si prendono nemmeno in una setti– mana. Quando mia moglie v a a vendere i l pesce in campagna per cambiarlo con uova e farina.... — L u i s o n B a l l a B a l l a , raccontate come dormite la notte. C o n una gamba fuori del letto, è così? — C o n una gamba fuori del letto, per non dormir co– modo. — Avete capito, A n i t a ? Per non dormir comodo. I o v i ho raccontato la morte del cigno, musica di Saint-Saéns, e così pure di quell'altro cigno detto di T u o n e l a , musica di Sibelius, ma L u i s o n B a l l a B a l l a ci farà un ben altro racconto, ci dirà che dormir comodo non è da l u i poveretto. D i t e , zio, dite, zio, come v a questa storia. E i l pescatore di cèfali di canale dice che non bisogna per– dere i l momento buono, che si pesca a tutte le ore e specialmen– te di notte, che si deve dormire pochino, che si fa una dormita di due ore o di un'ora e mezzo, tenendo la gamba fuori del 22. — Pègaso.
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