Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933

1 9 2 M. Moretti portarvi un po' di dolcezza dopo tanto disordine, cattiva vo– lontà di uomini soli. — Poi metterò su l'automobile e si vedrà anche un pe– scivendolo con l'automobile. Dite la verità, non vi piace far la signora? Scolini Primo mette su le celle frigorifere e io metterò su l'automobile. — Andiamo, Nondo, — rimproverava lei seccatissima ma con un senso d'intimità di cui non poteva rendersi conto, — lo sapete che le smargiassate a me non mi piacciono. Finché il brav'uomo, leggermente annoiato da una linea di condotta così femminile e antipatica, un disvolere, un trac– cheggiare irritante, una sciocca disposizione a non decidere né ora né mai, il brav'uomo fu punto da un demone che in verità non s'erafinoraaccorto di lui: era il diavolino dell'ironia. Si volse alla donna ridendo, anzi ghignando, che non pareva quasi più lui : — E il vestito color sanguebue? Non lo mettete più il vestito color sanguebue? Oh.... avete smesso il lutto: ho ca– pito.... — Anche voi? Voi peggio degli altri, perché me ne avete fatte di tutti i colori. E poi venite aridermiin faccia, venite a dirmi che non ho voluto bene a.... — Boia del somaro, ora basta, — gridò il pescivendolo facendo proprio una faccia da pescivendolo e non sapeva bene lui stesso di che cosa dovesse bastare. — Basta.... della buo– n'anima! — Perché? Non era della vostra razza il mio.... — Non era della nostra razza? Si vede! Da come vi ha lasciata si vede: dalle cambiali, dalle ipoteche. Già, se non avesse tenuto l'amica a Cesena, anzi a Rimini.... La donna si volse di scatto. Uno sguardo diritto, intelli– gente, lucido di curiosità, poi di rancore. — A Rimini o a Cesena? — A Rimini, a Rimini. — E voi? Dove la tenete? — Io? Chi? — Dove la tenete la sinfo rosa? a Rimini o a Cesena? a Gatteo o a Gambèttola? — Quello continuava a negare col capo volendo dire che non aveva lui sinforosa. — No? Nem– meno al Ponte del Savio? Bene: allora andate dalla Filòdima. Ora sono sicura che andate dalla Filòdima.

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