Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933

C A M P E G G I A N D O I N B R E T A G N A Preludio. Dopo alcuni giorni trascorsi nel delizioso paese d i T u - renna, proseguiamo i l nostro viaggio verso i l N o r d attraver– so i l mistico e sognante reame d i Bretagna. Lasciata la Loira ad Angers deliberiamo d i percorrere la solitaria strada che, per L a v a i e Fougères, conduce alla baja d i Saint Michel. D i là, poi, piegando ad ovest, era nostra intenzione visitare ad una ad una le p i ù i m p o r t a n t i coste della C ò t e du N o r d , scendere nel Finistère e girare pei l i d i e per le baje del M o r b i h a n cam– peggiando a sera nelle selve o sulle sponde dell'Oceano con una tenda che avevamo portato con n o i . Era u n viaggio che vagheggiavo da tempo e non so bene cosa m'invogliasse a farlo, se quell'aria e fama d i terra remota che ha la Bretagna, le sue immense attrattive marinaresche, i suoi aspetti selvaggi, oppure la natura mistica d i quel popolo che imprime alla sua fede forme d i alta poesia, piena d i ba– lenante lirismo nordico. M a u n m o t i v o certo m i attraeva, ed era d i poter visitare quella regione con la mia vetturetta, cam– peggiando i n compagnia d i u n buon amico, i n luoghi scelti a nostro piacere. È difficile dire come per uno che ami so– p r a t u t t o la v i t a all'aria libera e i m o t i sani e muscolari questo rude piacere fisico si vada durante i l viaggio mescolando con l'estetico e lo spirituale del contemplar paesaggi, costumi, cit– tà e monumenti, e l o completi. L a possibilità d i scorrere ogni p u n t o d i quelle coste bellissime, senza vincoli d'orari, e dormire a notte nei luoghi p i ù pittoreschi, ora i n cospetto all'Oceano ora nel f o l t o d i una selva antica m i attraeva come un'espe- 11. — Pègaso.

RkJQdWJsaXNoZXIy