Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933
L o scrittore, con diffidenza, g e t t ò g l i occhi sul giornale e s'avvide, da un t i t o l o , che i l ragazzo stava leggendo una sua novella. . U n largo sorriso d i sorpresa e d i compiacimento g l ' i l l u - m i n ò i l v o l t o . — C'est épatant, — disse a fior d i labbra, — Voti va samuser. L a situazione era, i n f a t t i , divertente. T r a l ' u o m o e la sua donna sorgeva d ' i m p r o v v i s o una specie d i gara. Due si– lenziosi e diversi desiderii parevano disputarsi, ora, l'attenzio– ne del giovane i l quale, inconsapevole, rimaneva inchiodato al suo b i v i o . Per un poco riprendeva la lettura e ne era ri– preso, ma sempre se ne distaccava, sviato dall'amoroso inte– resse. L'inquietudine dell'uomo non era p i ù quella d i poco prima : inquietudine d i maschio, aggressiva ed acre, ma g l i ve– niva da un'ambizione p i ù segreta e s'era fatta p i ù sottile, quasi gioiosa. D ' a l t r a parte la donna, messa al p u n t i g l i o dalla v a n i t à del compagno, schivava meno g l i sguardi del giovane e sem– brava prestarsi con una indolenza sorniona all'assalto fino allora respinto. Le sue grandi palpebre, tinte d ' u n leggiadris- simo viola, s'alzavano lente sul paradiso degli occhi per na– sconderlo, pronte, alla cupidigia fredda d i quello sguardo. I l ragazzo fremeva e si ricacciava sulla lettura con furore. Vedevo allora i l viso dello scrittore seguirlo attenta– mente e sorridere d'orgogliosa malizia. — Qa t'intéresse, hein, -—• pareva dire, — espèce d'idiot. M a la v i t t o r i a era breve perché la pagina ricadeva sulle ginocchia del lettore e i l suo sguardo chiedeva piaceri meno immateriali. A d un certo momento i l ragazzo dovette accorgersi che d i fronte a l u i la situazione era alquanto mutata. Sentiva una maggiore accondiscendenza i n entrambi e non sapeva darsene ragione. Fosse per ciò d i m i n u i t o i l suo interesse o presentisse u n pericolo, fatto sta che riprese a leggere con maggiore at– tenzione. Le speranze dello scrittore si ravvivarono. Vedeva i l suo lettore giunto all'epilogo del racconto e certamente doveva stargli a cuore osservarne l'effetto. Spiava attentamente ogni sua mossa e s'interrompeva ogni tanto per guardare d i sot– tecchi l'amica con u n sorriso d i t r i o n f o . Vana speranza. Quasi
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