Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932

L'Andreana 717 piacque immaginarselo nella stessa casina ch'egli s'era comprato in un viale nuovo, tutto alberi, piante rampicanti e reti metalliche, ville e giardini, dove vengono ad abitare i signori al tempo dei bagni e N ondo pareva proprio uno del tempo dei bagni. Da questa casa o lieto villino usciva il suono d'uno strumento che doveva, esser molto pesante; un suono antipatico e duro come d'uno che gratti, che gratti. Comparve un giovanotto a una finestra del [)iano di sopra, scarmigliato, tutto capelli, a fare un gesto iroso con un archetto iper significare: « Non c'è, andate via)). Allora la Màlgari torna indietro e affretta il passo giustamente pensando che l'amba– sciata acquista di gravità e d'importanza se fatta nell'ampia e te– muta conserva dove il pescivendolo è re. Avvicinandosi al quartiere delle conserve, detto anche « villaggio abissino)), il puzzo e il sudi– ciume le risvegliano un sorriso quasi di dolcezza, come se ricono– scesse la sua atmosfera, il suo truogolo, e incespicare anche le piace, sapendo bene di trovarsi fra i «monti)). Passa davanti al– l'osteria che un ipescivendolo ha aperto pei suoi colleghi nel quar– tiere delle conserve mostrando ai colleghi che si può far benissimo il pescivendolo e l' oste; rasenta, la catapecchia d' un pescatore che s'appoggia a una delle conserve più ipovere, scalcinate e scontorte, e una ragazza ardita, figlia di pescatore, le lancia un'occhiata cantando : « Abagiù, abagiù ! - tu che spandi la lnce blu .... )); risponde la spavalderia invisibile d'un'altra figlia di !Pescatore, ma questo éhioggiotto: « E la Gigiota la ga un putin, - di nove me– si, - di nove mesi. ... )), e la chioggiotta ci si raccapezza un po' me– glio che col misterioso abagiù. Ora come troverà il tempio in cui entrare con cliscrezione? Si metterebbe a gridare: « Nondo ! Non– do ! )) e teme che quegli omacci, quei garzoni di conserva sugli usci, sulle grandi bocche ,degli antri, la prendano per pazza, anche per– ché le chioggiotte ha,n seID1Preavuto nome di pazze. E Nondo è li e non lo vede! ~ondo è li sulla soglia del suo antro che assiste alla chiusura delle sue casse e a ogni colpo di martello ipar dica di sì, sudicio e sbracato come i suoi garzoni affa,ccendati lì intorno, ma sempre fastoso e ingioiellato come si conviene al suo grado; e la vecchia s'aecosta dubbiosa in tanto fervore, allunga il collo nero e rugoso, mette dentro la testa, legge il cartello stampato a caratteri enormi : « L'invidia na,cque e morirà con gli uomini)), e trova giu– sto che i pescivendoli, come gli uomini in generale, svolgano il tema dell'invidia per pubbliche e private sentenze, preservandosi con car– telli e scongiuri dai tristi effetti di questa malattia che deve somi– gliare al malocchio, non ignorando la vecchia ignorante che in nessun luogo l'invidia ha attecchito come sui «monti)). Poi sbigot– tisce sentendosi interpellata e quasi festeggiata dal « nostro mag– gior pescivendolo)) che la tratta subito da ambasciatrice e confidente della famosa vedova dei Pagan. BibliotecaGino Bianco

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