Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932
L'Andreana 715 da cento lire, con quella fiacca, a Chioggia, non si rndeva più da gran tempo, e chi l'aveva non la mostrava a nessuno e la teneva chiusa come un gioiello. Lui coIIl[)rese subito che la vecchia avrebbe negato, senza la bonomia del cameriere degli Schiavoni che offriva invece lo smoking bello netto senza frittelle. Fece, dura la vecchia dandogli improvvisamente del voi : - Via, via, via, ~petème ne l'altra camara, - e restò col dito alzato indicando la porta da cui lo sconosciuto doveva uscir come un ladro, ché non avrebbe ac– -consentito la vecchia ad aprire il cassetto sotto gli occhi di lui -ch'eran come gli occhi tondi dilatati d'un ladro. - Ecco, - fece porgendo due carte da cinquanta lire dopo -essersi fatta attendere cinque buoni minuti, - non dite niente, non ringraziatemi 2 non baciatemi la mano, guardate piuttosto di non perdere il vaporetto, ·!Perché no i ve meta in preson. Cosi lo trascinò verso la porta del pianerottolo come se lo man– -dasse via quasi di furia, e Fortunato s'accorse che mentre egli usciva in istraida, due, tre, quattro donna-ccole entravano in casa, sì che la zia si sarebbe sfogata ben presto con quelle susur'ranti e ~coazze, e prima di sera tutta la Galletta Oipriotto, fino alla Vena, avrebbe saputo la gran novità -del bel marinaio venuto da Venezia, caro .a:a Dio, nato d'un can, a sgraffignar cento lire. IV. Non ostante l'alterigia e il disdegno e la continua presenza della iìgliola istruita che aveva sempre per le mani l'Orlando Furioso o la Divina Commedia o l'Iliad'e tradotta dal Monti o l'Eneide tra– d'otta dal Caro (libri, libri, non altro che libri), la madre si sor– prendeva spesso a ricordar« quella gente>>, a rientrar nell'ambiente. - Mamwa, - chiedeva pretenziosa l'Anita, - che mèditi ? Se le avesse detto veramente a che cosa pensava, la fanciulla avrebbe torto il nasino sull'Eneide tradotta dal Caro. La vedova pensava proprio a Gentili Bruto, a Pestalacqua, al Viaggiatore, a Trentasei, a Piangerai e ricordava çhe quando Patisci incontrava Piangerai diceva, cupo, come una !Parola d'ordine: - Zocca ! - e Piangerai di rimando : - E mannaia ! - vaticinando le cond'anne a _morte, il Terrore. Difficile staccarsi del tutto da questa gente che la buon'anima aveva nominato quasi ogni giorno, sia pure per dir boia ladro assassino, va' in valera e un accidente che ti spacchi. ' ' La vita la attirava e così pure quel gioco d'altalena, l'omino che sale e che scende. Il Viaggiatore andava bene, saliva dunque H Viaggiatore? Chi glielo avrebbe detto, alla buon'anima, che quel morto di fame del Viaggiatore si sarebbe preso la sua bella con– serva, una delle più invidiate e temute! E chi altro cresce, s'aiuta, ascende, s'arrampica, raggiungerà domani lo zenit? La vedova BibliotecaGino Bianco
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