Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932

L'ANDREANA. ( Continuazione). III. Fortunato leggeva di mala voglia le lettere della sorella che scri– veva meglio della Scrivente Annunziata, e scriveva, second'o lui,. troppo bene, sia la calligrafia sia i concetti, senza contare il sus– siego e la vanità che per ogni frase ben macinata sottintendevano– la compiacenza d'ella gente istruita : « Vedi, fratellino mio, come son brava)). Ammetteva che quelli fossero bellissimi compiti pieni di esortazioni per non si sa chi e magari per tutti fuor che per lui, senza lasciarsi commuovere dalle liste nere del foglio che dovevano, sempre ricordargli il lutto della famiglia, lo squàllore della casa .[Priva ,del capo. Gli occhi vedevano nella pagina la grande voce «conserva>>, ma non vi si fermavano troppo, e : « Tenetela, vende– tela, fatene quel che volete, ma non parliamone più)). Cosi il ragazzo seduto a tavolino nella stanza d'ingresso della Capitane– ria su cui davano gli uffici, l'uno di fronte all'altro, del coman– dante in prima e del comandante in seconda, contento di non far nulla e perciò d'annoiarsi, contento anche d'ella sua sorte di pian– tone che lo lasciava regolarmente seduto. · Dopo la morte del padlre e la breve licenza che gli spetta~a di diritto nella funebre circostanza, era rientrato di pessimo umore, maledicend'o alla ferma di ventotto mesi che non ha mai fine, benché la città gli' piacesse e la libertà in paese gli sembrasse una schia– vitù fors'anche più molesta e crudele. Riaffacciatosi alla piccola camerata col proposito dli posar le sue robe, s'era guardato intorno· sgomento, aveva adocchiato la sua branda chiusa e come insaccata e regolarmente sospesa all'uncino della sbarra di ferro di sua esclu– siva proprietà. Quello il suo letto? In questo vano mediocre pote– van dunque dormire, quasi quasi l'uno sull'altro, quattordici-quin– dici-sedici marinai ? Lo aveva preso un disgusto per il cosi detto sacco-branda, assurdo giaciglio che s'apre ogni sera ·e la mattina dopo si chiude, e per quella cassetta miserabile che fa da armadlio, da cassettone, da tavolino da notte e che, insieme con la piccola cappelliera, fissava il sùo posto, un posto taccagno, nella tacca– gneria della stanza. Posati gli occhi sulla Preghiera del Marinaio 7 il quadretto che sostituiva alla [Parete un'immagine sacra, aveva BibliotecaGino Bianco

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