Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932

L'ANNATA GOETHIANA IN ITALIA. Una rassegna, a,nche rwpid[ssima, dell'anno goethiano in Italia, se vuole cominciare ab ovo, dovrà dire qualche parola, per II)rimo, del libro che sull'Italia scrisse il padre di Goethe e che per la prima volta, in Germania e in Italia, è uscito quest'anno a cura di Arturo Farinelli presso la R. Accademia d'Italia. Johann Oasp,ar Goethe venne in Italia nel 1740, cioè nove anni avanti la nascita di Wol– rfango, e scrisse il suo bravo diario, come già anche in tempi più re– moti facevano i tedeschi colti, ma, - qui è il fatto singolare, - lo scrisse in lingua italiana. Lo distese subito in italiano, approfit– tando della conoscenza della nostra lingua che già egli aveva, ma vi ritornò poi su, allungandolo e ordinandolo, e valendosi dell'aiuto di quel curioso tipo di precettore di italiano, che era in casa Goethe e sul quale spero che Farinelli, nel secondo volume di note, e di commento non ancora uscito, potrà darci saporose no– tizie. Sull'im[Jortanza di questo lunghissimo dia.rio, che gli eruditi tedeschi conoscevano come inedito tra le carte weimariane, non è qui il caso di discutere. Assai bene ha fatto, secondo me, Arturo Farinelli a pubblicarlo, non solo come studioso di Goethe, ma anche, e sopratutto, come italiano : ché se queste pagine in cui, se– condo il Farinelli stesso, « l'innata rigidezza morale non toglieva a Johann Oaspar Goethe il godimento sereno degli spettacoli di na– tura)), potranno far meditare più d'uno se sia poi proprio vero che l'elemento ·sensibilità, cuore, sentimento poetico fu tutto dalla parte della maidre e niente da quella dlel padre, e potranno a,ncbe aiutare a intendere quella atmosfera di silll[)atie, quel fornrn,rsi di predilezioni e tendenze, i cui germi erano in Goethe figlio ancor prima ,della sua dimora in terra nostra e del più celebre Viaggio in, Italia. Dopo il padre, la madre. Il Carteggio dti Goethe con, 1tna bimba di Bettina Brentano von Arninì, che l'editore Treves ba pubblicato in dluevolumi nella accurata traiduzione di Gio;vanni Necco, rievoca, come si sa, accanto alla .figura d'i Goethe, quella della madre, la fa– mosa Frau Rat, Frau Aja. E ,se sì pensa che di questa rievoca– zione, o, meglio, ,dei ricordi che Frau Rat con.fidò a Bettina sulla BibliotecaGino Bianco

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