Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932
Autunno sul Brenta 575 Passando accanto a,dl altre casupole, rosse e gialle come le vele, -ho visto farsi su la soglia una bimba moretta, gambe nude, di bronzo, col fratellino piccolo, tutto biondo, addormentato su la ·spalla; una donna attraversar .l'orto recando un suo paiolo fulig– ginoso infilato al braccio, e traendosi dietro un codazzo di anatrelle sculettanti; d'ue giovani buoi rientrare dai campi con un allegro trotterello e vivaci scotimenti di collo e di testa : apparizioni :fia– besche, semplici e misteriose, come tutto ciò che è vita della cam– pagna. E cosi 1 di stupore in stupore, son giunto alla Malcontenta: una ·osteria :fiancheggiata da due cesipuglioni di girasoli, dieci case tra di qua e di là dall'acqua, il ponticello girevole da, cui si può scor– gere il fondo d'el canale, tutto bruno e brulicante d'alghe serpentine, e, nel suo stormente anfiteatro di pioppi, la villa Foscara, bianca, -superba e malinconica, come la dama del tempo che fu .... Sedeva la bella prigioniera su la loggia alta, e guardava, tra le colonne, l'acqua passare e passare ai suoi piedi, silenziosamente; immobile, senza sospiro, 1pareva impietrata dall'orgoglio e dall'odio contro chi l'aveva relegata in quella solitudine a scontare il suo peccato d!'amore. Ma nelle sere d'estate, quanò'o i fieni odorano forte sotto la guazza, e l'orizzonte marino balena inquieto, senza posa, ella sentiva sotto la 1Pesante veste di broccato il suo dolce ,corpo struggersi di desiderio; ardeva cupa nella calda ombra, come una melagrana dischiusa. Vide così sfiorire di giorno in giorno la -sua giovinezza d'eserta, e mori di muto cordoglio : la malcontenta. (Naturalmente gli eruditi hanno provato, documenti alla mano, -che il nome del luogo è parecchio più antico della villa cinquecen– tesca, traendo origine dallo scavo d'un canale che dispiacque ai -cittadini di Pad'ova e di Piove di Sacco e. fu detto pe:rciò la Fossa ·dei .Malcontenti: le carte !Parlano, ahimè). Madonna Elisabetta, addio. So bene che potrei rivedervi in ef– figie nell'affresco dello Zelotti, solo che entrassi nella vostra stanza prediletta, a destra della centrale; ma amo meglio salutarvi da que– ·sta riva solitaria. C'è tutto uno sciame di signore e di s:ignori ele– ganti, - di ,quelli d'oggi. - sotto la vostra loggia, e mandano voci e risa festose attorno a un'enorme anguria che una dama biancovestita sta affettand'o su una tavola scintillante di maioliche e di vetri muranesi. Un contadino che passa m'informa che i pro– prietari offrono un festino campestre alla decaduta regina di Grecia. - (Decaduta, sì; ma malcontenta non si direbbe .... ). Più che un paese, la Mira è una contrada lunga lunga, un ro– ·sario di casinetti palazzetti e giardinetti, che si snoda lento a fianco <lel canale. Era questo il tratto di riviera preferito dai grandi veneziani, ibliotecaGino Bianco
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