Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932
568 E. -Vittorini questo difetto se lo esagerava lei, sempre tanto critica con se stessa. Lo pizzicò fra pollice e indice, e fece una smorfia leggera. Ma l'adorabile, l'adorabile chioma! Una vera massa di capelli! Avevano il colore delle foglie cadute appena, bruni e rossi con ri– flessi di giallo. Quando ne formava una treccia li sentiva scendere per le spalle in un lungo serpente. E come amava abbandonarsi al loro peso che le tirava indietro la testa; come amava sentirseli sciolti, attorno alle braccia nud'e !... >>.Ridotto a, puro narrativo, diventa : « Saltò in piedi e quasi senza avvedersene si diresse allo specchio. Il suo volto aveva la forma di un cuore, largo agli occhi, aguzzo al mento, ma non troppo aguzzo. I suoi occhi erano forse la cosa più bella: erano d'un raro, strano colore verdeazzurro con pagliuzze d'oro. Aveva sopracciglia nere e -delicate, lunghe ciglia .... la bocca aveva larga; appena; il labbro inferiore sopravanzava nn po' e lei per vezzo se lo mordeva. La meno soddisfacente delle· -,ue fattezze era il naso. Non che proprio fosse brutto, ma un po' largo. Ma forse questo difetto se lo esagerava lei, sempre tanto critica con se stessa. Lo pizzicò fra pollice e indice, e fece una smorfia leggera. Ma l'adorabile, l'adorabile chioma! Una vera massa d'i ca– pelli!. .. >>.Vediamo così che tutto il movimento lirico -del brano è determinato d'a elementi estranei alla realtà immediata cui quella fanciulla nondimeno appartiene, nella quale si muove. E sono ele– menti venuti su dai punti, per cosi dire, «d'immersione>>. Beryl va allo specchio per mirarsi; ebbene ella non trova sfrbito se stessa, trova anzitutto « una smilza fanciulla vestita di biarnco >>e al rac– cont9 ne viene un senso di trasalimento per cui il ritratto acqui<;ta andatura -di scoperta. Poi a poco a poco Beryl si descrive e il rac- 9onto non sarebbe altro che descrizione se d'i nuovo il personaggio non s'immergesse nel suo interno. Beryl ha le ciglia lunghe? La constatazione è lapalissiana ma le ciglia di J3eryl non soltanto sono lunghe, sono anche qualcosa che un tale « le aveva -detto)), e ciò è nel suo interno. Beryl ha un nasino poco soddisfa~ente? Ma non soltanto ha un nasino poco soddisfacente, ha un nasino che non è quello di Linda « affilato, perfetto)), ciò che viene dal suo interno. E non soltanto la sua chioma è « adorabile )), essa è anche fatta di foglie cadute appena, e può anche diventare un serpente, ciò che viene ancora dal suo interno. L'interno del personaggio è dunque per l'arte della Mansfield una specie di arcata sonora, o di fluente cristallo, nena qna le la re·altà narrata, a un certo punto, ma con un continuo procedere, e cioè ad ogni certo punto, trova il modo di volgere in fantasia. Non è un contenuto, è il riflesso d'el conte– nuto, la luce di esso, la sua musica, la sua espressione essenziale . . An~he_per quest'arte si dirà che si tratta di un gioco di spec– chi _? S1 d:ca quel che si vuole e si cerchi pure giustificazione e spie– gazion~ d1 essa nella pittura, eccetera; approssimativamente l'idea BibliotecaGino Bianco
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