Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932

L'Andreana 547 vedovile come una sorpresa o alcunché di subdolo e strano da far scoppiar come un razzo. Ma si trattava soltanto d'un garzone di pescheria o di conserva e pareva che riportasse in casa il puzzo del pesce che il recente lutto aveva fatto sparire lasciandovi in cambio un od'or buono di mille sali e d'aceto da svenimenti. Veniva ' costui da parte del pescivendolo Nondo, quello Atesso che si era tanto prodigato dopo la morte del suo amico e collega e aveva di– retto autorevolmente il corteo (non bisognava dimenticare che fra tutti i pescivendoli questo buon diavolo di Nond'o aveva mostrato un cuore grande così e la madre lo aveva ben definito con la curiosa antitesi di« pescivendolo di sentimento))) sì che l'Anita, ricordando il buon cuore e le sollecitudini dli questa degna personaJ sorrise amabilmente al garzone che chied'eva se il suo principale, oggi il « nostro maggior pescivendolo)), poteva venir questa sera o domani. sera .... o quando volessero. La vedova fece' un gesto d'assenso. Pensava anche se non con– venisse, domani sera, offrire qualcosa: ma non conosceva i gusti di N ondo e non volendo attribuirgliene di troppo volgari, chiese a bru– cia1pelo alla sarta· che d'oveva saper molte cose : - N ondo va al caffè o all'osteria ? - All'osteria, _quando deve offrir da bere ai paroni. Mi par d'averlo visto alla Bicicletta. Seduto fuori, anche alla Mano Amica. Dalla Puttanina, no, non ci va. Il giorno dopo, alle sette di sera, fu dato l'ultimo punto e la vedova ebbe come un sobbalzo per la smania d'indossare il vestito subito subito, una smania quasi di bimba : e l'aiutarono in due nella stanza matrimoniale, davanti allo specchio, la sarta e la figliola, la. voltarono e la rivoltarono, la imbottirono e agganciarono tutta, tanto ch'ella provasse il sollievo desiderato a sentirsi fasciata di rosso, lambita come dalla bandiera fiammante di-certa sua moralità sovversiva. Aveva quarantaquattro anni. Era un po' grossa, larga di fianchi come se avesse partorito assai più che due volte, aveva occhi bruni, ipiuttosto grassi, piccoli e acuti in una faccia tonda matura sparsa d'efelidi, capelli neri rigonfi, naso leggermente curvo sopra due labbra abbastanza fini, senza baffi, gentili, che lei sapeva opportunamente comprimere, e pareva il segno della sua dignità (non più «Andreana)), «signora Andreana))). Ora si guardava e si tastava, con la decisa volontà di piacersi : ciò che le fece una grata imjpressione fu una fila di bottoncini rossi scar– latti che le servivano quasi di guernizione sul petto ; la civetteria delle vedove che esagerano in bende e funebri veli era sostituita qui dalla petulanza dei bottoncini scarlatti che, nell'intenzione d'ella vedova, avevano anch'essi molte piccanti cose da dire. Se– duta sull'ottomana, tanto più grossa dell'ordinario, tutta dolente e goffa nel vestito cucito alla svelta, la « signora Andreana J> BibliotecaGino Bianco

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