Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932
546 M. Moretti parti doP1Pie trigemini. Dio sa quanto ci vuole per farle entrare nel cervellino questa magnifica idea dello sgravio in luogo sicuro! ,Meraviglia, trasecolamento per un altro caso che si chiamava di– fetto o anormalità di conformazione e aveva dato la stessa angoscia a una sposina della stessa età, della stessa condizione, e le aveva indicata la stessa strada del « luogo sicuro)), aveva diretto verso lo stesso porto di rifugio la navicella d'el suo bambino (se non c'era un'altra ragione, se non era un altro dolore). Ricordava anche il nome di questa compagna di stanza: si chiamava Romi, la Romi, e il casato era Ballarin. « Io Pagan e lei Ballarin ... )). E il mistero era sempre quello : il putèlo. Anche lei lo voleva tutt'intero e non a pezzi, non a tòchi, il putèlo. Ricordava come s'eran parlate dal letto, confidandosi prima con circospezione, [)Oi divertendosi un mondo, perché avevan trovato nelle loro due vite le analogie più bizzarre, come questa, come questa di d'ipendere entrambe dai pa– roni di barca, dalle reti, dalle na,sse, dai cogolli, dalle passerere, dai tramaglini e dal mare buono o cattivo. 1Medfatore ?_Ecco, sì, l'uomo della Ballarin era mediatore di barche, uomo di fiducia di quattro, cinque, dieci paroni, e la Ballarin aveva l'aria di vantarsi di tutte queste cose importanti e parlava delle Due Annette, dei B·uoni Amici, del Vedi e Taci, del Seguimi se puoi, del Furibondo e del Nuovo Terribile, come se fosse tutta roba sua o del putèlo. Lo voleva far rioco, la Ballarin, il ballerino. E se fosse invece una femmina? Oh Dio, le femmine, da farllene che? Ricordava ch'era stata la Ballarin a darle il consiglio : « ,Se xe un fi:o, scolteme mi, nomèlo Fortunato>> perché i protettori di Chioggia sono i Santi Felice e Fortunato si che in quel benedetto paese chi non è Felice è per lo meno Fortunato. E il putèlo della Ballarin allora come si sarebbe dovuto chiamare? - Felice, - disse forte a sé stessa. - Non dovevo darle questo consiglio? Ohi non è Fortunato è Felice. La figlia chiamava per quella noia del vestito color sanguebue, e le parve d'essere stata sorpresa nel bel mezw del suo difetto (di– fetto recente, di vedova) ch'era d'i pensare « a,d altro>>, di tornare indietro e vivere altrove. Altrove era Chioggia, non avendo ella conosciuto altro mondo. - Abbi pazienza, - diceva l'Anita in italiano con garbo. - Puoi favorire un momento ? - Va bene, -- approvava, poi l'Andreana puntando due d,ita sulla tavoletta della macchina ·Singer, - purché domani sera sia pronto. Dico il vestito. · Più tardi venne qualcuno, e l'aristocratica Anita ebbe la pa– zi_en:a cli rispondere, confabulare nell'andito, con la 1preoccupazione d1 vietare l'intimità d'ella casa dove si stava preparando iL vestito BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy