Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932

L'Andreana 543 -cominciò festosa la vecchia, ma non sapeva più quali fossero le -otto bellezze di Chioggia e ricordava solo il « bel relogio che bate le ore)), nient'affatto intimidita da.Jla sufficienza del marinaio per il quale tutti gli orologi pubblici battono le ore. ·• Poi, per contrasto, ammirava l'ordine e la 1pulizia di questa ,casa ove sui mobili, quasi tutti « imipellicciati )), ci si sarebbe potuti specchiare: e là nell'angolo, come la cosa più singolare e degna di riguardo, la sputacchiera di maiolica. Questa era pulizia ed ele– {?;anza,la sputacchiera in tutte le clmere. Ecco una cosa, la sputac– chiera, che a Chioggia non si trovava a pagarla cento bragagne, baicolere e ostregheri. - Un po' di pulizia, - sospira la poo.rona contenta. - Queste ,qui le volle l'Anita perché la pover'anima aveva, si sa, quel difetto: il difetto d'ei ipescivendoli. Ne mandammo a comprare cinque di sputacchiere, a Forlì. - Di' almeno « bomboniere)), mamma, - corresse l'Anita che .aveva saputo come nei sanatori- si usasse questo bell'eufemismo. • Dopo cena, quando la vecchia rientrò in tinello iper rimanerci e sentirsi alla pari con gli altri, si tornò a parlare di Chioggia ch'era sempre un argomento importante; d'improvviso la vecchia accennò col dito nero un quadretto che ornava la parete là diirim- l petto, mezzo metro sotto la pendola-, e tutti si volsero interessati, " :senza capire. Eccola Chioggia! S'eran talmente abituati a quel quadretto che non lo vedevano ipiù. Una strada lungo un canale, un tratto di balaustrata sulla quale si· ergevano statue, il motivo dli due cornucopie dove la balaustrata si apriva a scalini invisibili, la statua della Madonna (forse le Madonna dei marinai?) di cui si vedevano appena le estremità coi fiori piovutivi sopra, e una ragazza spettinata e male in arnese inginocchiata, a testa bassa, anzi riseduta all'indietro sui piedi: ed ecco il quadretto famoso ,col titolo tolto alle litanie lauretane: « Refugium Peccatorum )). Quella povera figliola era certo una peccatrice e quel canale (« Ca– nale Peròtolo >>,ammaestrò 1a vecchia nostalgica) quel canale col tratto .dJ balaustrata, quasi d'i villa, era Chioggia. - È vero, - assentì Fortunato, - ora me ne ricordo: è così. La madre intervenne di scatto, come se l'avesse aizzata. Era stato a Chioggia, era stato ? · - Sì, - rispose tranquillo il ragazzo, - in motoscafo, col mio comandante, per un affare della Capitaneria. Sì. gente mia, l'ho sentito anch'io il puzzo. di Chioggia. Faceva il viso indifferente perché non sapeva lui che rivedere il paese natio, anzi vederlo per la prima volta, fosse un avvenimento memorabile da raccontare a veglia guardando il quadretto col ti– tolo tolto alle litanie lauretane. (Certo la povera chioggiottina do– veva averla fatta assai grossa, c'era forse di mezzo un bambino). BibliotecaGino Bianco

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