Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932
540 M. Moretti un cordaio, magari un padron di barca: un pescivendolo, mai. Troppo alta la tradizione dei pescivendoli, e lui - accennavano il carro - lui lo sapeva. Altri invece del seguito, cui il bruciore delle scottature morali passava un po' prima, parlava in altro modo d'el morto : e che avrebbe fatto la vedova, e chi avrebbe comprato quella bella conserva, e 0he ci si poteva trovare nel cervellino del marinaio e che cosa invece nel cuoricino della so– rella del marinaio. Qualche altro dimenticava tutte queste cose senza importanza e parlava d'affari e di partite di rombi e di so– gliole e di piazze buone e cattive e di ghiaccio naturale e artificiale e dei paroni di barca coi quali aveva stretto amicizia e di paroni di barca coi quali voleva fare a cazzotti (e aveva già scelto il posto dietro la pescheria) : e questo era proprio il linguaggio da corteo funebre, ché delle cose proprie e anche delle altrui cose si 1può iparlare ovunque, coi morti e coi vivi. Intanto al cancello si colloca uno con taccuino e matita, e si capisce che doveva controllare il corteo dopo il solenne ingresso del carro. C'erano tutti? Mancava qualcuno? Certo, chi man– cava avrebbe dovuto pagare una multa; ci si può odiare finché si vuole, ma se non si sente lo spirito ·di corpo sulla soglia della morte non s'è degni di « lavorare col pesce>>-·L'incaricato di que– sta delicata operazione di controllo era inflessibile; sbirciava uno per uno i suoi colleghi con una grinta, un' a-ria di disprez.zo e pa.:' clronanza come se volesse imitare il gran parroco che col su o « de ,profundis» aveva già sprofondato nella geenna tutto il corteo. Il carro si fermò sullo spiazzo; il marinaio, immobile, annoiato, guardava fisso il cuscino di violette che pareva posasse sul petto del morto. Ora i pescivendoli di tutte le categorie circondavano il carro in un silenzio maligno, profondo, quasi nemico, per dire ad– dio col cuore al muto compagno, ché questo era lo spirito di corpo cli chi bestemmia e lavora col pesce. Finché si stacca dalla fila come personaggio autorevole il pescivendolo che ha tenuto con bur– banza il posto d'onore, s'apipressa al cuscino di viole mammole, fa l'atto cli mostrare al cuscino d'i viole mammole la carta gialla che gli procura tutti gli onori, il telegramma arrivato in tempo che, in un momento così culminante, gli cresce il grado, lo fa persona istruita, quasi oratore. Alzando la mano, sventagliando il gran do– cumento, il pescivendolo grida in faccia ai colleghi : - Porgo al caro estinto il saluto dei pescivendoli di Comacchio. - Discorso breve, eloquente: Comacchio è Comacchio. iMa c'è una sorpresa; le carte gialle son d'ue: e che son due l'oratore cerca di mostrare pub– blicamente a colui che tace là sotto, forse odorando in pace le dolci violette della sua famigliola delle sue donne angosciate di quel- 1' Anita, di quella Andreana'. Comacchio, signori, è Co~acchio, e questo .... questo, volete saper che cos'è? L'oratore contint•a imiper- BibliotecaGino Bianco
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