Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932
L' Andrea1J,a 539 Nondo era lì a tener d'occhio l'erede, che non gli venisse male, che non uscisse in singulti, non schiattasse per tanto d'olore, dato che il paese e la consuetudine vogliono questa crudeltà del pa– rente più prossimo dietro la bara. ,Ma il figliolo del morto, quasi per simular crepacuore, andava ora dinoccolato come non va un marinaio, soldato di mare, e l'interesse che destava la sua qualità di parente più prossimo non che la sua assisa gli dava una strana aria d'i noia accorata che lo faceva qua.si più c,4iuso e a tratti per.fino antipatico. ~ Quando si svoltò sulla riva, l'aspetto del paese deserto, sbar– rato, destò s9ggezione con le barche addossate le une alle altre, in segno di lutto, nella _tortuosità del canale, con quell'aria di dopo naufragio, quando l'annegato è ancora per mare e non· si può uscire dal porto per molte ragioni che sono la superstizione, la paura, il rispetto 11mano é il sentimento vero, chi l'ha. Così si addossavano le barche d'el paese e di fuori e i grossi trabaccoli il due novembre, ché non si può pescare in tanto anniversario né vicino né lontano, sì che il giorno del morto aveva anche qualcosa del giorno dei morti. E poi, via via che avanzava il corteo, le frut– tivend'o!_ecoprivan la frutta, e si chiudevan le botteghe e le osterie e i caffè, aspettando per riaprirsi che fosse passata la misteriosa carrozza, presumibilmente vuota, che sta sempre in coda a tutti i mortori ma serve, presumibilmente., al ritorno. La sosta in chiesa fu lunga : il prete si vendica. Sapeva, oh sapeva il buon parroco dell'impazienza feroce di tanti che avevàno il ricordo piacevole sèttario del mortorio civile, quand'o s'usava quest'obbrobrio anche per le dolci donne e le dolci donne gareg– giavano coi pescivendoli, tirando le ·cuoia, a dar que;;ti esP.mpi esecrandi. Ora il prete la teneva lì, tutta ai suoi ordini, intorno al catafalco, buona buona, _umile umile, questa, gentaccia della riva e d'ell;;t,pescheria e dei «monti)), usa alla bestemmia e al vi– tuperio : e il « de profunc:1is)) lo cantava anche per essa, che le facesse un po' di paura,, che ci si rimescolasse qualcuno, che si sprofondassero tutti nella geenna i pescivendoli di tutte le cate– gorie, con le loro donnacce, con le loro conserve, con le loro coffe, con le loro basculle, coi loro pesci marci, marciume, vizi, maga– gne; libidine, pus, mi,scredenza : giù, giù, giù, tutti quanti : e verrà anohe la volta d'el Viaggiatore, dello .Svizzero, di Gentili Bruto, di Bombi Ciro, di Piombo, di Goccia, di Piangerai, sì, sì, sì, piangerai, piangerai! ,Sulla via del cimitero, quasi avviliti, i caporioni dell'ateismo, con la coda fra le gambe, dicevano che questo era un tiro birbone, che lo Zio non avrebbe dovuto trattarli così ; a <i wilcuno pareva veramente, dopo quel po' po' d'umiliazione, che un pescivendolo non deve morire col prete, anche se ora usa il prete: un salumaio, BibliotecaGino Bianco
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