Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932

Plotyka o l' Anti-Hollywood 607 troppa burocrazia, si fanno gli esperimenti: e se la cosa va è senz'altro applicata nel cinema statale dei Sovieti. A chi sawia ~he insidiose scaltrezze, che complicazioni, che ira di Dio significhino i brevetti indu– striali e la loro applicazione e la loro difesa, tanta patriarcalità pare un sogno: ma la cosa è più naturale per chi pensi che nella Unione delle repubbliche sovietiche, che ha visti emigrare in ma~sa i suoi ingegneri -ed i suoi tecnici ed ha dovuto ,sostituirli con volonterosi educati<Si alla meglio, gli inventori sono ancora rari come le mosche bianche: e che la ripresa sonora del cinema russo, soltanto ora, col metodo Sciorin, comincia a dar resultati soddi,sfacenti. D'altra parte, è giusto anche rammentare che la povertà dei materiali e l'infantilità degli strumenti ,e dei metodi sono stati sino a ieri più una gloria che una debolezza del cinema russo, e che la bene attrezzata industria statale, nella sua do– vizia d'impianti, non conoscerà più l'avventurosa bravura di quella. preistoria eroica che vedeva registi ed operatori ancora armati di vec– chie scarabattole da far ridere tutta l'America. Plotyka sta dunque per essere oggi un mondo cinematografico per– fetto e, appena i seicento operai che sono ancora adibiti alle costruzioni avranno finito i lavori, la città del cinema statale potrà girare simul– taneamente otto pellicole di cui quattro sonore col brevetto Sciorin, ed iniziare anche una produzione di disegni animati e di cinematografie colturali e scientifiche, mettendo senz'altro in piena efficienza studii e laboratorii, officine chimiche e meccaniche, sartorie, falegnamerie, eba– nisterie. I direttori sono già •sul luogo, e vivranno in un villaggio già costruito su la destra degli &tabilimenti e destin~to ad accogliere, fra direttori artisti tecnici operai, un tremila persone. Per veder bene il programma, da tutti i lati, dobbiamo ancora dare un'occhiata all'organismo di cui Plotyka sarà, ad un tempo, il cuore e il cervello, e considerare brevemente que&ta singolare fisiologia. Plotyka sarà la città del Soiuskino che sta già diventando, e di– venterà sempre più, l'organo centrale del cinema russo,_ l'animatore artistico e, ad un tempo, il propulsore industria.le ed il distributore commerciale. Il vecchio « Meschrabpom » da cui son o uscite le pellicole celebri del cinema russo, le «classiche» del Pudovkin, Madre e La fine di San Pietroburgo, e Verso la. vita dell'Ekk, sopravviverà come un organo periferico, dalla funzione delicata ma secondaria. Sarà riservato a pellicole eccezionali per carattere artistico o importanza di scopi. Come organo. regolatore e distributore, il Soiuskino non assorbirà i cinema delle varie nazionalità ma darà loro una spirituale e pratica coordinazione. Per ragioni politiche, non è ancora possibile fondere in un cinema statale unitario la varietà feconda dei nazionali: ma la tendenza è forse già_ visibile nell'idea d'accentrare nel Soiuskino lo studio degli •scenari ed il noleggio delle pellicole. I cinema nazionali, che riconosceranno in Plotyka la loro spiri– tuale metropoli, sono oggi rigogliosissimi, poiché rappresentano an– cora l'unico mezzo di propaganda e d'educazione fra popoli che, spesso, non hanno neppure un alfabeto. Cotesti studii nazionali hanno quindi :&nch'essi programmi và,stissimi e direttori animosi, affratellati dallo ibhotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy