Pègaso - anno IV - n. 10 - ottobre 1932

512 H. BERGSON, Le deux sources de la orale et de la religion lazion( fra i singoli stati cittadini e na nali; e corrispondervi 'un , cosmopolitismo filosofico e religioso, supera, re esso medesimo delle $,pi- 11itualità più ristrette. Ai nostri tempi, che anno visto e vedono più di ogni altra epoca i nazionalismi in fiore, pur ,non si parla d'altro che di ..solidarietà internazionale, di Società delle zioni : e anche i più scet– tici non possono negare quel che di reale c' in queste aspirazioni e in que.sti tentativi. Il Bergson ha perfettame e ragione di credere, che l'evoluzione non procede solo gradualmente, e e anzi i suoi momenti deci– sivi sono rappresentati da s~lti (rivoluzioni olitiche; nuove religioni, invenzioni radicalmente innovatrici); e, - er rimanere nell'esempio ultimo scelto, - è ben sicuro, che non sarà a izionando i vari naziona– lismi che si attuerà la solidarietà umana. M è pur sempre l'umanità nel suo insieme, sono pur sempre le forze colle tive che compiono i salti: gFindividui eccezionali possono soltanto ade tarli anticipatamente, e, dentro un certo limite, guidarli. · ' È probabile,· che questo eccessivo distacco posto dal Bergson tra la morale e la religione sociali, e la morale e la ·1 ligione delle grandi indi– vidualità, risalga àl carattere biologico della s conce;ione filosofica ge– ner~le. Sebbene egli carichi la vita degli attrib ti dellà- coscienza, e cer– chi ·di spiritualizzarla, essa gli fa una certa re stenza, analoga a quella che, secondo il suo sistema, la materia fa allfl, vita medesima. L'evohi.:. zione vitale generale ne risulta troppo depau erata di spiritualità; e per compenso il Bergson è costretto a caricare di spiritualità all'enne– sima potenza alcuni individui privilegiati, a ris hio di produrre, invece che salti in avanti, semplici espJosionL M.a, n ostante que.sto difetto sostanzia.le , la finezza pskologica, la moltiplici . delle osservazioni, le risorse di espressione straordinarie del maestro fa, no di questo libro una degna prosecuzione della serie di opère fondamen ali di lui. Quel che si riafferma in esso l:tnc6ra una volta, e'rimarrà fors il merito più cospicuo del Bergson, è la sua tendenza e capacità a serr 'e dappresso i dati di esperienza ~ i risultati delle singole scienze per i terpretarli, do.minarli. e ridurli a siI).tesi: è, diciamolo pure senza ave· paura delle parole, la sua tendenza e capacità a costruire una mejati~i<la nuova, secondo un bisogno insopprimibile dello spirito umano. · . Lun:a SALVATORELLI. UGo 0JETTI, Direttore responsabile Pn&rno PANCRAZI, Segret<M-io _di redazione Stabilimento Tipograifico Enrico Ariani, Firenze. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy