Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932

UN'ESTATE A ISOLA. L,a domenica che Nello venne a prendermi per andare a vedere il luogo dove avremmo passato le vacanze, non mi pareva di vivere più fra gli uomini. Già quel guardarsi intorno nell'aria netta e ~uel mjrare al cielo ampissimo, mi metteva in condizioni di spirito eccezionali: una mattina di maggio, lavata da un temporale not– turno, fresca ·e azzurra, come per. accogliere la discesa in volo di una schiera d' angeli. E il padre di Nello ! Quel suo barbone candido e leggero che gli -copriva il largo petto, e quei suoi occhi celesti, che piovevano dal– l'alto su dii me due ruscelli soavi d'infinita bontà, me lo facevano apparire un Santo : se non addirittura, qualche volta,, così aureo– lato dal sole, con tremore della mia mente, lo stesso Padre eterno. Quando poi la sua mano soffice si posava sulla mia testa, mi spro– fondavo in una beatitudine estatica, sì che il tan-tan delle mac– chine, l'allegro vociare dei passeggeri sulla coperta del vaporetto ,e i colpi dell'elica sparivano dalla cerchia delle mie percezioni, ed io mi sentivo scorrere l'animo in un'unica indefinita sensazione di luce tra mare e cielo. Bastava però ch'io volgessi lo sguardo alla madre di Nello, li vicina, per sottrarmi a quella sovrumana felicità che mi costava troppa tensione, e per tornare alla realtà che in quel momento -era per me più desiderabile: benché inferiore, essa mi pareva più adatta alla mia capacità di godere. La madre di Nello era una donna di pelo rosso : i capelli e le ciglia erano rossi e· un po' di rosso c'era anche nelle sue pupille; la sua faccia assomigliava a quella d'un dogo irlandese; aveva un tic nervoso per cui d'i tanto in tanto stringeva gli occhi e storceva la bocca. Era anche lei molto buona, ma la distanza ch'io sentivo tra me e lei era piccola, come quella che mi divideva dal comune degli uomini più grandi di me, mentre invece fra me e il padTe di Nello c'era una distanza come dalla terra al cielo. Guardare dunque la madre di Nello mi diede il coraggio di muo– Yermi e di correre a raggiunger Nello. Lo trovai all'estrema poppa, chino sopra lo spumeggiare dell'elica. - Sai che avremo la più grand'e campagna d'Isola? - mi disse. Non gli risposi, per non Biblioteca Gmo Bianco

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