Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932
Lettere di Giuseppe Mazzini a Virgili-0 Estival 275 vibra tutta la sua anima d'italiano -e di gentiluomo, di spiegare a Garibaldi il vero andamento delle cose: Caro Estival, Ignoro dove vedrete Garib. [aldi], ma ovunque lo vediate, vogliate dirgli: Che l'accusa del mio avere contrariato a Ricc. [iotti] il raccogliere in Inghilterra è una delle più sfrontate calunnie che mi siano mai state avventate; Che lasciai Londra tre o quattro giorni dopo l'arrivo di Ricc. [iotti] ; Che non parlai prima ad anima viva contro la miissione di Rie– c. [iotti], né scrissi poi ad alcuno; e che spinsi la delicatezza fino a non dir parola ai miei più intimi, come Stansfeld, Taylor, Stuart etc. ; Ohe la lettera nella quale i C. gli offrivano L. 2000, sì, gli fu mandata da me; Che tra lui e me dovrebb'esistere abitudine di chiedere l'uno all'altro: « avete fatto o detto questo?», non di credere ad asserzioni del primo venuto; · Ohe gli scrissi queste cose appena, seppi dell'accusa; ma che, pel subito arresto, ei può non averla avuta, e per questo prego vòi di ripe– tergli il contenuto. Possiamo differire sul modo e sul colore di un tentativo, ma non amo rimanere con lui sotto il peso d'un'accusa di slealtà. V ostro ,sempre 5 ott. [1867] . GIUSEJPPE. Come siano precipitati gli avvenimenti in quel fatidfoo mese di ottobre è a tutti noto : Garibaldi impaziente di avere Roma, il Go– verno tacitamente consenziente e ,Maz.zinipiegatosi dinanzi all'ine– vitabile, a insistere presso i compagni, dimenticando gli screzi e le differenze passate, perché si associa,s,sero con tutte le loro forze al– l'impresa; poi Monterotondo e Men.tana e l'accusa all'a,postolo di avere, nel momento decisivo della campagna, fatto disertare molti volontari ammonendoli che, giunto a Roma, Garibaldi non avrebbe proclamato la repubblica. L'accusa, si sa, era infondata, ma Garibaldi, nonostante tutto, perseverò nella credenza fino alla morte, rendendo insanabile quel dissidio che dlal 1834, si può dire, divise i due maggiori artefici del Risorgimento 1 ). Mazzini sanguinò per la disfatta e l'accusa, ma si riaveva subito più che mai deciso a riprendere la lotta; s'illudeva anc6ra di riu– scire. Rassicurava gli a.miei di'Inghilterra e d,Jltalia, riprendeva 1) JF.SSIE w. MARIO, op. cit., pp. 489-48; $.AFFI, Proemio cit., pp. 39-57; CU– RÀTULO, op. cit., pp. 259.65; 386-87; KING, op. cit., pp. 214-16. BibliotecaGino Bianco
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