Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932

Lettere di Giuseppe Mazzini a Virgilio Estival 271 ste : è questione di Repubblica contro la iMonarchia: di Roma oome terreno propizio .... Garibaldi è finora sinonimo di Monarcllia )). E il 5 maggio a Brusco Onnis : « Ciò che temo per Roma è una mossa in provincia; e si sta maneggiando da essi e dai nostri. Una mossa in provincia conchiuderebbe un intervento, annessione pura e semplice, e Roma isolata lasciata al Papa)) 1 ). Per far partire l'iniziativa repubblicana da Roma ,Mazzini chie– deva mille volontari e 150.000 franchi, somma che si poteva rac– cogliere, scriveva a Giorgina Saffi, in tre mesi, attraverso i 150 e più comitati repubblicani che esistevano in Italia; egli si sarebbe messo a capo di questa « seconda edizione di Marsala)), e s'illu– deva pensando che al grido di Roma si solleverebbe tutta la Sicilia (« unico punto dove l'organizzazione •proceda un po'))) e le altre parti d!'Italia 2 ). Con Estival, che gli aveva proia;pettato un suo piano d'azione nella provincia romana, egli chiariva ancor meglio il suo pensiero; la lettera, purtroppo incompleta, è un singolare d'ocuniento della fede e della veggenza di Mazzini : [Agosto o settembre 1867]. Amieo, Sentite: voi non potete dubitare dj me né per difetto di fiducia in voi né per mancanza di desiderio d'azione; ma in argomento se giova è ne– cessario riflettere. Credo che nelle condizioni dell'oggi l'q,zione sia il mi– gliore apostolato possibile; ma intendo l'azione con forti probabilità di successo; e non le trovo nel progetto che accarezzate. Un'insurrezione nella provincia non agevola, rende più difficile il moto di Roma: il Go– verno avvertito rinunzierebbe alla difesa della provincia, imprigione– rebbe i più sospetti in Roma, occuperebbe i punti che la dominano, con– centrerebbe nella città tutte le sue forze e la terrebbe sotto il terrore. Poi, l'intervento monarchico avrebbe, per la prossimità delle forze, immediatamente luogo e invocato non solamente dalla necessità della propria vita, ma dalla provincia stessa conS<,iadi non aver base; e l'in– tervento sommerebbe probabilmente in annessione pura e semplice della provincia insorta e in un accordo che lascerebbe la Città al Papa. Ov'an– che Roma sorgesse, siccome nol fa[ebbe se non posteriormente all'inter– vento monarchico, -seguirebbe il carattere monarchico che l'intervento darebbe al moto. E notate che, come di là vi scrivono, è vero che la provin– cia è monarchica, non per convincimento, ma per senso di debolezza. Per 1) SAFFI, Proemio cit., pp. 32-34. Verso il giugno del '67 cosi Mazzini scriveva ad uno degli Ashurst : ccVivo in una apprensione costante di veder spuntare un moto sotto l'impulso di Garibaldi che determini a Viterbo o a Velletri quell'agi– tazione che temo » (G. MAzzm1, Lettere ad una famiglia inglese, edite con intro– dm,ione di El. F. RIOHARDS, Paravia, Torino, 1926, vol. III, p. 129). 2) SAFFI, Proemio cit., pp. 35-39; Lette1·e di GiU,Seppe Mazzini ad A.1irelio Saffi e alla famiglia Oraufurd (1850-1812), per cura di G. MAzZATINTI, Albrighi e Segati, Roma-Milano, 1900, pp. 316-319. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy