Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932

IL CONFALONIERI IN AMERI0A E LA FORTUNA DELLE« MIE PRIGIONI». (LETTERA INEDITA DI FEDERICO CONFALONIERI A GIUSEPPE E COSTANZA ARCONATIJ. Se anche non contiene questa lettera del Gonfalonieri notizie che abbiano sapore di novità, mette conto che ,si pubblichi, perché· s'ag– giunge alle altre scritte dal reduce dello ,Spielberg neil momento in cui, esule, riprendeva contatto col mondo dei suoi anni lontani e perché, con l'accenno alla fortuna delle Mie Prigioni nelle1 terre americane, viene a proposito nella ricorrenza centenaria della prima edizione del libro del Pellico. A •commento della lettera e per istruzione del lettore, ricordiamo perché e in quali circostanze essa fu scritta;. Il Confalonieri, amnistiato dal nuovo imperatore d'Austria Ferdinando I dopo quindici anni di prigionia,- laisciava nel 1836 il carcere dello Spielberg e, con altri com– pagni di sventura, veniva imbarcato a Trieste su un bastimento inglese per essere deportato in America. L'ordine dato al capitano austriaco di scorta, come- racconta lo ,stesso Confalonieri in una lunga lettera del 10 giugno 1837 ad Alessandro Andryane, era di ;filare diritti senza fer– mar;si in alcun porto. ,Se non che le cattive condizioni del mare avendo seriamente danneggiata la nave costrinsero a fare scalo a Gibilterra. Il prigioniero che, durante il viaggio, aveva impiegato il suo tempo · a scrivere lettere agli amici. (al Pellico, agli A,rconati, al Porro, al Ciani, agli Ugoni, all' AITivabene e ad altri) coLse la buona occasione che gli si offriva e, benedicendo alla violenza dei flutti, chiuse le lettere in un plico, che indirizzò all' Andryane a Parigi, affinché questi le re– capitasse « ibi, ubi, à ces amis des anciens jours,. dont le souvenir m'est si sacré ». Il plico trovò poj modo di farlo consegnare a un negoziante Sarrabanda, che sperav~ l'avrebbe fatto pervenire al destinatario. Ma il capitano austriaco Bandiera, padre di Attilio ed Emilio, destinati più tardi a lavare l'infamia paterna col loro sangue generoso, trovan– dosi nel porto con la sua fregata « La GueITiera >>, obblig~ il basti– mento, rovinato com'era e in condizione di non poter con sicurezza tenere il mare, a riprendere il viaggio; e riuscì anche a farsi conse– gnare, non si sa come, il plico destinato all' Andryane, che, insieme con altro dal Confalonieri indirizzato alla famiglia a Milano, fece per– venire a ·vienna. Giunto in America, il Gonfalonieri, dopo una rapida corsa in di– ver,si paesi degli ,Stati Uniti per rivedere gli amici Castillia e Bors,ieri, tornò a Nuova York, pregustando la gioia di ricevere notizie di coloro ai quali il suo pensiero era corso durante il travagliato viaggio dal- BibliotecaGino Bianco

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