Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932

178 V. Brancati Il mio amico pittore dipinge sulla tela una figura bianca : « Ra– gazza al mare>>. Gli ho d~tto : - Bisogna che tu le faccia due occhi indifferenti, due piccoli occhi borghesi, e delle ma.ni curate. Intorno, un'immensità d'a · capogiro. ' Ma oggi sono stanco. E poi non riesco a vincere un profondo bisogno di sapere, di completarmi, come chi si sveglia un pochino, e non può fermarsi più. e se dice : - Basta! Continuiamo a so– gnare! - vuol dire che s'è svegliato del tutto. Mi sdraio sul letto. La prima cosa che faccio, veramente molto singolare e inaspettata,, è quella dii.addormentarmi. Poi mi sveglio. Laggiù, qualcuno canta : è la mora .. Canta e lava. Ho lasciato un bel sole, nel cielo, prima di a,nd'are a letto. ]\fa il canto di laggiù ricorda le prime piogge, quando però si fanno insistenti, e i ragazzi escono sulla strada con le manine in tasca. Ricorda poi l'aspetto ingenuò e pietoso, che hanno i bambini <litre mesi, i soli che, na,ti in estate, non vadano via con l'autunno. E quel rimanere dei bambini dice tante cosé alla madre e mette, nell'ombra d'elle sta,nze, una· soave luce, una ~oave illusione d[ eternità. La mora canta, e lava. Ora canta troppo forte. La portin~ia : - Non cantare! - Perché? - Non son passati neppure quindici giorni .... - Ab, è vero! Qualcuno piange : è la pallida, china, piccola piccola ai m1e1 occhi. Ho :finanche l'impressione che sia seduta nella sedia alta della figlia, · - Bambina mia, - dice la vecchia, - bisogna far pazienza. Noi siamo qui per .soffrire. Nella vjta, nessuno s'è divertito. Oggi è morto Giovanni il fa.legname. Dicono che l'abbia ca,pito e abbia gridato: « Non voglio morire!>>. Sciocco! Ora, riposa. - Sì, si, - fa la pallida, piangendo, - ma quella era una bam– bina, era una bambina .... Perché è nata, allora ? Non la si fa na- scere, se deve morire.... , - Ha ragione, - dice la bruna, quasi litigando con la ma– dre. - Mi faceva una pietà, così piccina, con gJi occhi chiusi! Che pia.cere è questo qui? Il piacere di dare una pena e basta! - Non ho avuto neppure la soddisfazione di sentirmi chia– mare: mamma; d'insegnarle una parola .... BibliotecaGino Bianco

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