Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932
Nella mia ombra 173 cc;>me sia carne, sangue, corpo. Ora che è più lieta, la famiglia del portiere è anche più robusta e massiccia, nell'ombra. Il bambino nero entra cantando e ballando, coi piedi scalzi. Lo strabico è certo .sulle ginocchia d'ella bruna, che lo sopporta ri– dendo, malgrado ella sia molto giovane ed egli abbia di già sette anni e pesi. Cosi da vicino, si parlano. La bruna dice finanche: - Caro mio, fratello mio, - cosa insolita, nella sincera e superba famiglia di µn operaio. - A tavola! A tavola! - grida qualcuno. - A ta-volà ! A ta-volà ! - ripete il bambino bruno, col ritmo di un tamburo. Tutti si saranno seduti. Od'o le voci che fanno circolo stretta– mente, e mi rimangono, nell'ombra, degli spazi vuoti, assai tristi e assai fredd'i. Poi, da lontano, scoppia il solito pianto, fragile, della bambina. - Ma cos'ha tua figlia? - dice la bruna alla pallida. E poi gridando: -· l\fa stai buona, Rc;>salba ! La piccola cerca, d'olorosamente, di trattenere il suo pianto e dice: - Al:Ì, sì_! Ah, si! ... Ho un tuffo al cuore. Provo la stessa impressione di chi, dor– mend'o, tocchi col piede nudo un altro piede ghiacciato. Ho sentito che la bambina ha paura, una strana paura di cose misteriose, e che si tende, nello spazio, verso la madre e il padre lontani. Le voci hanno fatto cerchio stretto e la piccola è rimasta gra– cilmente fuori. ... È la figlia d'ella pallida, la cosa più delicata ch'io senta la,ggiù. Ho riluttato lungamente per darle un po' di spazio, nella mia ombra, in cui lascio vivere tanta gente; e di già le voglio bene! ... Mia madre mi chiama dall'altra stanza: è tardi. Mi alzo. II. Ieri, non ho dormito, di pomeriggio; sono rimasto al lido. Il mio amico pittore possiede un cutter delizioso : abbiamo volato sul mare, con morbidezza di petali. ... C'era con noi una giovane tede– sca, che non ha fatto altro che tacere. • Che azzurro! Ci penetrava nelle ossa! Ne sono anc6ra tutto pieno, tutto umido. Ho riposato male stanotte; i sogni non erano in perfetta ombra. L'azzurro era anche lì. Oggi, ho dormito bene; ma poco tempo. Sono di nuovo sveglio. Laggiù, si parla; nient'altro che donne e ragazzi. Dice la pal– Hda: - Quella mia casa è troppo rumorosa. La mattina, c'è anche un cavano, che pare dia calci sulla porta. Tutte le carrette con la BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy