Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932

TAOOUINO DI PROVENZA. 0Al\IMINO AL MARE. Seduti l'uno sul sedile di dietro della Spider, l'altro al mio fianco, i ·miei due amici, basco e pl1ts four) imbarcati a Milano coi loro bagagli, continuano un pezzo lungo lo stra,dale di Torino a di– scorrere di letteratura. C'è un fresco sole di maggio che si spande lieto sulle campagne del magentasco e del novarese, c_antano le prime allodole, passiamo il Ticino à corsa spiegata presso Borgo Vercelli ed essi son sempre lì che si palleggiano libri, autori edl ar– ticoli. Prima hanno pa.rlato delle donne di Goethe, poi dei libri di Knickerbocker, poi dei romanzi di Bacchelli. Dio scampi, non vor– ranno mica continuare così per tutto questo viaggio attraverso il regno del sole e delle cicale armoniose ! Io ne sono letteralmente terrorizzato. Ma perché non guardano piuttosto il paesaggio, non si entusiasmano a tante belle cose che ci ridono intorno in questo primo !'l promettevole mattino ? Quanto a me, francamente, io non amo null'altro per ora che il piacere di guid'are questa bella mac– china italiana sulla strada asfaltata, e di sentirmi immergere da essa nella, profonda realtà vivente di questa gagliarda natura lombardo– piemontese. Ma ecco, arrivati sui campi di Settimo, s'accorgono del loro vano chiacchierio. . _ - E adesso, stop ! - esclama Piero d'un tratto volgend'osi verso il paesaggio fuggente. - Alla buon'ora, amici, credevo non la smetteste più. Sono, in fondo, dei bravi ragazzi che mi saranno compagni p.ia – cevolissimi in questa rapid'a corsa attraverso l' « emperi dou s oulaR, de l' alegrio >>. Bei campi di Settimo novarese. Grani alti e verdi, meschite di pioppi a sfondo, d[ un azzurro chiaro. Poi Torino così caramente ' . vecchia sotto quel cielo rifàttosi bigio d'un .tratto, e che mi manda incontro i miei tre anni di Università in una folata d'allegri ricordli. Bella anche Cuneo col suo piazzone quadrato, tacita e deserta città invano calunniata, schietta provincia, e poi su verso Borgo San Dalmazzo certi aspetti squisitamente ottocenteschi della cam- BibliotecaGino Bianco ·

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