Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932

PRESENTAZIONE DI FR.A GIORDANO DA GIANO. Chi f:lra questo fra Giordano ? Pooo se ne ,sa,, e quasi soltanto quello ch'egli disse o lasciò intendere di sé nella sua Cronaca. Nacque a Giano nell'Umbria, verso il 1195; e non pare dubbia ~a sua origine popolana. Probabilmente. a Spoleto fece i primi studi religiosi che dovettero esser poca cosa: egli si definì poi da sé « frater curiosus >> e « minus sapiens>>; il suo latino e la SU8/ grammatica non superarono mai quelli strettamente necessarii a conseguire gli ordini religiosi. Fu conquistato dalla predica– zione di San Francesco, .si fece frate; e nel 12-21,andò con altri confratelli missionario in Germania. Non se ne allontanò più, se non per tornare due o tre volte in Italia, in brevi visite, per necessità della missione. Fu prima a Sali,sburgo, poi nei territori di Spira, di Worrnes e di Magonza; poi guardiano in Turingia, poi vicario in Sassonia .... Fra Giordano non rag– giunse dunque mai le grandi gerarchie dell'Ordine. Ma la .sua ,pratica at– tività di religioso, la .sua esperienza di missionario fu tanta, e tanto vivaci la sua 'memoria e il ,suo carattere che, lui vecchio di quasi ottant'anni, ad Halberstadt, i confratelli con insistenza chiesero che scrivesse le sue memorie. Scrivere non poteva più, e fra ,Giordano si adattò a dettarle a fra Baldovino da Brandeburgo: « trattenutici nella stanza del Capitolo io che ,detto e fra Baldovino che ,scrive, ho deciso,. sia quel che sia, di accon– discendere al desiderio dei miei fratelli .... >>.E cosi nacque la Cronaca. Dopo la morte di fra Giordano, fra Baldovino aggiunse di suo· alla Croruliea questa postilla o ritratto del frate : « Fu questo fra Giordano uno dei primi frati mandati da San Francesco in Germania; bruno, anzi nero, meschino di statura, d'animo giocondo, affabile e pronto ad ogni opera buona e uomo di grande obbedienza, che nel frate minore non venerava e i~ alcun modo apprezzava alcun segno di santità se dalla virtù dell'obbedienza non era accompagnato>>. Poi postilla e Cronaca, per secoli tutto andò perduto. E questa te– stimonianza viva di un frate contemporaneo di San Francesco è entrata a far parte della letteratura francescana si può dire soltanto da ieri. Solo sessantadue anni fa la Cronaca fu ritrovata da George Voigt pro– fessore a Lipsia che per primo la, pubblicò (1870); un'altra edizione ne dettero poi i frati di Quaracchi nel 1885; una terza il Boehmer, Cronica Fratris I ordani, nel 1908. Gli studiosi di cose francescane ne avvertirono subito l'importanza. Dice il Boehmer: « Dopo gli opuscoli di San Fran- FRA GIORDANO DA GIANO, La Oronaca. Versione, introduzione e note di LUIGI PoMPIIJ. - Morcelliana, Brescia, 1932. L. 5. BibliotecaGino Bianco

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