Pègaso - anno IV - n. 7 - luglio 1932

IL CENTENARIO DELL' << AIGLON » .- Se davvero fosse aquilotto, o almeno, se aquilotto francese-na– poleonico o austriaco-absburgico, si disputò già allora e si disputa anc6ra oggi. E anche il termine di « aiglon >> è antico, originario. Nonché Rostand, non fu il primo ad usarlo neanche Victor Hugo, nel N apoléon II dei Ohants du crépuscule : L'Angleterre prit l'aigle, et l'A:utriche l'aiglon. Il termine era così ovvio, che esso compare già ripetutamente nella raccolta degli Hommages poétiques à LL. M:M. Il. et RR. swr la naissance de S. M. le Roi de Rome, che, in due volumi pubbli– cati a Parigi nell'agosto del 1811 a cura dei signori Oucet e Eckard!, contiene la maggior parte delle poesie fatte in onore della na– scita di Napoleone II 1 ). Poesie di autori rimasti ignoti, ,salvo Oa– simir Delavigne, che aveva allorà diciassette anni. Uno di questi candidati alla dimenticanza, tal Delehaye, cantava : Ainsi que l'Aigle ~énéreux Ne reconnaìt pour digne de sa race Que l'Aiglon dont la fière audace Sur le soleil ose fixer les yeux; -Ainsi Napoléon, notre amour, notre appui, :Ne peut avoir pours fils qu'un héros comme lui. Più brevemente un altro, Oharles Laserve: L'Aiglon avec fierté vers l'Olympe s'élance Et dans l'aire planant en silence Laiss~ rugir les léopards. E l'usciere parigino, Félix-Henry Richard: Rome, aux cieux ton Aigle vole Et joint l'Aigle Napoléon. L'Aiglon! Fra noi nientemeno che il Monti cantò, con Le Api Panacridi ad Alvisopoli, la nascita del re di Roma (come già aveva cele- 1) Vedasi in proposito A. LUMBROSO, Napoleone II (Bibliografia), Roma; 1905, p. 164 sgg. BibliotecaGino Bianco

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