Pègaso - anno IV - n. 7 - luglio 1932

118 C. LINATI, Scrittori anglo-americani OARLO LINATI, Scrittori anglo-americani d'oggj. - Corticelli, Milano, 1932. L. 10. · Questo volume in cui Carlo Lin.ati raccoglie alcuni dei ·suoi ,saggi ed articoli più recenti intorno a scrittori anglo~americani d'oggi ed an– che di ieri, - vi figurano infatti gli ormai classici Swift e Melville e Butler, - Yale a dimostrare ancora una volta quanto siano diverse e comprensive le .simpatie e le curiosità, del lettore e critieo Linati nel campo in cui egli si aggira e milita da molti anni, delle letterature di 'lingua inglese. Si tratta d'un campo in cui egli non vuol certo apparire in veste di compiuto filologo o di stor1co erudito, ma come un appassio– nato sperimentatore ed informatore, desideroso, in special modo, di conoscere e di fa.r conoscere scrittori d'avanguardia, le cui esperienze non hanno ancora -sollecitato e conquistato il grosso pubblico, ma ha,nno esercitato una fervida attrattiva su uno spirito delicato ed avvertito come il suo. « .... Debbo confessare, - scrive egli stesso, - che pretendo di essere un informatore un po' sui generis, magari bizzarro e climll?te– rico, un osservatore marginale, un .saggiatore dai gusti inguaribilmente personali, e, in ultima analiSli, ché mi occupo di queste cose unicamente per mio piacere ». Questo geneQ'e d'attività, .che il Linati persegu~ con intelligenza e b'uon gusto, non ha aneora fatto il suo tempo e perduto della sua con– venienza. Aggiungerò che esso è tuttora più difficiìe di quel ehe appaia a prima vista. Corrisponde certo ad una .l'unzione non trascurabile, quella di avvicinare al più gran numero possibile di lettori personalità ed op&e ragguardevoli e :significative e di incuriosirli ed interessarli ad approfondire per conto loro la conoscenza generica ed approssimativa che l'informatore può offrire. La cognizione diretta delle letterature straniere, salvo che per la francese, è anc6ra tra noi, presso il gran pubblico, tanto rara e fortuita che presentatori ed espositori del tipo del Linati adempiono tuttavia ad un ufficio necessario, di cui dobbiamo loro esser grati anche se, con questo adempimento, essi soddisfano e manifestano inclinazioni personali. Si gradirebbe, anzi, che il gruppo esiguo di coloro che si -sono russunti il compito delle avanscoperte let– terarie in terr.a straniera, lo facessero sempre non obbedendo a,gli im– pulsi dell'attualità e del d,overe bibliografico occaisionale, ma a quelle intime affinità, a quelle simpatie segrete che muovono un Linati, il quale, oltre tutto, è abilissimo a nascondere le difficoltà cui accennavo dianzi e che consistono .soprattutto nel dover volgarizzare una materia di cui il gran pubblico non sa nulla o quasi nulla, abbozzando profili di scrittori e sommari di opere dentro il ristretto .spazio di un articolo di giornale o d'un breve ,saggio, senza potersi diffondere in citazioni e largheggiare in inquadrature di tempi, di luoghi, d.i atmosfere. S'intende che gli iniziati e i filologhi non possano trovare in una raccolta di scritti impressionistici, come questa del Linati, molto che li sorprenda o li appaghi. Per i primi, anche scrittori come Wyndham Lewis o Mac:A-lmon, poeti come Ezra Pound o T. S. Eliot rion hanno · ormai quasi più nulla di eccezionale e sono entrati nelle nomenclature BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy