Pègaso - anno IV - n. 6 - giugno 1932

PRIMA RICOGNIZIONE. Italo è in pieno romanzo. :m tanto intensa la sua commozione da fargli dimenticare il disagio che ha provato un momento fa, ab– bandonando il giardino ad insaputa della mamma. Ma l'essersi affidato a;-Petu lo rassicura: Petu è la sua guida; egli prova per lui un'ammirazione così grande ! Lo stesso viso nel quale i lineamenti si perdono sotto una pàtina di antica sporcizia, e le larghe brache piene di toppe e -di buchi, rette da due bretelle incrociate sulla camiciola sbrindellata, gli dànno qualcosa di primitivo e di eroico. E le mani? Certo non hanno familiarità col sapone, ma hanno una prestezza, una bra– vura, una maniera di afferrare i rami, di lanciare i sassi, di ag– grapparsi alle rocce, di scosta1~e senza pungersi le spine di una siepe .... che vale più di tutto il sapone del mondo. E i pied1i? Sono color terra, ma corrono sui ciottoli dei torrenti, s'attaccano ai tronchi come mani, aderiscono ai massi come i piedi delle mosche ~ui vetri. _ Anche Italo è coraggioso,· e si lascia scivolar giù da un muric– ciolo o si arrampica sulle piante, ma trepidando, e, dopo, gongola della sua prodezza. Il coraggio di Petu è un'altra cosa: è continuo, spontaneo, istintivo come quello delle bestie selvatiche: Italo ama le capre, e le accarezza delicatamente, tenendo dl'occhio le corna. Petu salta sul loro dorso, le afferra per le corna, le fa ruzzolare_ - gettandosi fra le loro gambe. Italo qualche volta si fa animo e si avvicina alle mucche, ma se appena piegano la testa per scacciare una mosca o muovono la coda, si scosta sollecito. Petu è capace di condurre su per la montagna U:fl branco di venti mucche : a colpi di pietre, a .salti, a urli le fa andYt,redove vuole, e se una si sbanda la insegue, le balla davanti come un indemoniato, la costringe a rientrare nel branco. Dei porci Italo ha un terrore invincibile : Petu li tratta con tutta familiarità, li tira per le orecchie, e non si preoccupa dei loro grugniti minacciosi. Petu s' intende di tutte le piantè, conosce i rami resistenti e quelli malfidi; egli si dondola sopra una cima, la flette fin quasi al suolo e si abbandona ; con un'occhiata capisce se si può passare BibliotecaGino Bianco

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