Pègaso - anno IV - n. 6 - giugno 1932
Ricordi della Gina 647 portandosi sulla schiena la piccola promessa appena slattata. Con una tale organizzazione viene completamente escluso tutto il lato romantico e passionale dell'amore. Ed è per questo che nelle stati– stiche dei delitti in Cina, quelli a sfondo erotico sono pallida– mente rappresentati. Appena raggiunta la maturità si cèlebreranno le nozze, col solo scopo di dare un discendente che protragga il nome degli avi adorati. Una donna cinese per essere considerata tale deve avere al minimo sette figli ; in caso di sterilità verrà irremediabilmente ripudiata. Così in Cina l'amore per la procrea– zione risulta scisso dall'amore per l'amore. L'amore per l'amore incomincerà dopo il matrimonio. L'uomo si· porterà in casa altra donna veramente scelta dal suo cuore e costei colla qualifica di con– cubina parteciperà della vita familiare in sottordine alla prima moglie, a meno che non divenga la favorita. Il numero delle con– cubine dipende· dalle possibilità affettive e pecuniarie dell'uomo. ' Nei tempi remoti, alla morte del capo di famiglia, moglie, con– cubine e servi dovevano morire con lui per servirlo durante il gran viaggio, unitamente ai suoi cavalli e ai suoi oggetti preferiti. In seguito il sacrificio venne solo eseguito simbolicamente col seppel– limento nella sua tomba di statuette di terracotta verniciata rap– presentanti la moglie, le concubine, i servi e i suoi cavalli. E si ebbero così quelle bellissime opere d'arte dell'epoca Tang. Attual– mente, si fanno dei fantocci di carta che vengono portati dietro al feretro e bruciati al momento del sep~llimento. Ho visto a Pechino seguire il funerale d'un grande personaggio persino un'automobile di cartone che avrebbe dovuto servirgli nell'al di là. Come madre si dice che la donna cinese sia la migliore delle ma– dri. Tutta la sua vita si svolge nella casa tra i figli. E il suo amore per essi arriva a certi assurdi che per noi non possono ap– parire altro che crudeltà'. Se uno dei figli si ammala, questo figlio verrà preso ed esposto sulla pubblica via, per la profonda convin– zione data da una tradizionale superstizione che egli porti il male nella casa a danno di tutti gli altri figli. Superstizione che nella imperfezione della scienza medica locale e nella grande frequenza di malattie contagiose, non manca di essere realmente opportuna. A riparare questo sistema invincibile nel popolo, da anni si adope– rano i missionari ; essi sono riesciti a convincere le madri ad affi– dar loro i bambini ammalati. Ho visitato ad Hong Kong uno di questi asili, chiamati la Santa Infanzia. È affidato alle suore sale– siane di Torino. Le grandi camerate erano fitte di culle, dove dei bambini dagli occhi chiusi boccheggiavano arrossati o illividiti dal male. Piccoli ed esili tanto che le suore erano impacciate a sor– reggerli, stavano giusto nelle palme delle mani tenute a conchiglia. Venivano le donne del popolo accompagnate dal loro marito, mi– seri coniugi estenuati dagli stenti, portando tra un grande cumulo BibliotecaGino Bianco
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