Pègaso - anno IV - n. 6 - giugno 1932

BOITO .ORITIOO MUSIOALE. Raffaello de Rensis ha raocolto in un libro 1 ) quasi tutti gli scritti d'argomento musicale di Arrigo Boito. Ho detto quasi, perché egli stesso, nelle Nate e appunti in appendice e nelle ,suocose ed esatte pagine intro– d.uttive, c'informa d'aver lasciato cadere cose meno notevoli. Critico mi– litante, Boito scrisse anche solo per debito d'informazione. Guai a raccoglier tutto. , L'ordine cronologfoo, sconvolto nella raccolta all',evidente scopo di ,presentare le mele più vistose à sommo del cestello, appare ristabi– lito nell'introduzione. Noi vogliamo leggere secondo l'ordine crono– logico, e quindi cominciar dalle Cronaahe musicali. La prima apparve nella Perseveranza del 14 novembre 1863, tre giorni dopo il successo di stima dei Profughi fiamminghi di Franco Faccio su libretto di Emilio Praga,; le quattro successive sono del gennaio e febbraio del '64, det– tate pel FigMo, settimanale fondato da Arrigo Boito con Emilio Praga agli inizii di quell'anno, e vissuto 3,ppena un trimestre. Tempi, uomini e cose della Scapigliatura milanese. Queste cronache bastano già a provarie la seguente verità: che Boito, all'indomani dell'uscita dal conservatorio ('62) e a. meno d'un lustro dalla messa in ,S1Cena del Mejisto.fele ('68), aveva una es·tetica musicale ben salda, risultato a un tempo è fattore dell'avvenirismo (oggi si di- .rebbe futurismo) in cui s'assommavano le tendenze della Scapigliatura. A quel tempo, egli guardava quasi esylusivamente all'opera in musica. E l'estetica era questa: 1) completa obliterazione della formula, 2) crea– zione della forma, 3) attuazione del più vasto sviluppo tonale e ritmico possibile oggi, 4) .supremaincarnazione del dramma. Quattro imperativi facilmente riducibili al p,rimo. Né v'ha infatti, in queste cinque Crona– che, ragionamento il quale non si risolva in una stoccata contro la con– venzione. Quasi tutti gli avvenirismi, e diciamo pure tutte le affermazioni d'in– dividualità, si caratterizzano così : come rottura delle regole, nelle quali il passato S'i cristallizza e la personalità si mortiifica. Creare la forma non è ,sempre un obliterare la formula? Attual;'e « il più vasto sviluppo tonale e ritmico possibile oggi» voleva anche dire, per Boito, varcare i limiti imposti dalla scuola, per mettersi al passo dei tempi, I) Ot·itiòhe e cronache musicali ài Arrigo Boito (1862-1870), a cura di RAFFAELLO DE RENSIS, nella Collezione I grandi musicisti italiani e straniet•i, Treves, Milano, 1931. L. 35. BibliotecaGtno Bianco

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