Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932

550 A. Consiglio cui troppo a lungo si è lasciata desiderare una stilla. L'intero ro– manzo non è che la descrizione del martirio di Thérèse, martirio che non si risolve nella morte liberatrice, ma in una ,sorte di resi– piscenza d'el marito che consente, alfi.ne, a dividersi dalla moglier a patto che ella non torni più ne lle land 'e. E che cosa sarà Parigi in tanta solitudine dli affetti, popolata da tanti oscuri fantasmir da, tante odiose memorie? S'è detto, lo ripetiamo, che il dramma di Mauriac consiste nel dissidio tra la carne e lo .spirito. -Non escludiamo che questo sia; ma in sostanza il suo fervore attinge ad altre mète. Il suo senti– mento è un ardente ed ineRausto anelito verso l'assoluto. Ognuno dei suoi personaggi è animato da una religiosità cristiana che vorrebbe risolversi in purezza dli vita, in quella vita santa e casta che è promessa di vita beata. E tutti, sfano essi peccatori come Fernand Cazenave di Genitrix e Thér,èse Desqùeyroux, siano essi anime pure come Noémi di Le baiser, hanno nella loro vita quel tanto di sofferenza, di ·sacrificio, di tristezza che, secondo il senti– mento cristiano, basta a riscattare le anime che hanno sete di vita eterna. ,Ma non sembra valido questo riscatto all'esagitato spirito di Mauriac: pare che egli vada· tormentosamente in cerca d'ella purità e non riesca a trovare stato d!'animo che· non sia turbato da un sentimento carnale o, almeno, da un interesse mondano. Eccor infatti, risorgere il peccato anche dall'ultimo abbandono, anche dal più puro degli slanci mistici. Il prete che ha spinto al matri– monio Noémi e Je·an vede la sua santa opera mutarsi in peccami– nosa, appena intuisce la dispera.zione delle due anime. La rasse– gnazione d'ella ,sposa cristiana, che pare cosi esemplare ed edifi– cante, si vena di sensualità, quando entra in giuoco l'immagine del dottore; in seguito, quando un sano e sereno matrimonio potrebbe riscattarla, è l'amore. pei beni ç.ella terra che la lega e la perde. Le lande, i poderi, i pini che danno l'odora,ta resina, costituiscono l'ultimo e più pericoloso tranello teso a q-uelle anime semplici: il disperato amore per la terra, per la fortuna, per la famiglia turba e contamina la purezza dello spirito. Cosi non riesce a riscattarsi Thérèse che ha tentato di avvelenare il marito, e sente, dopo il castigo dell'isolamento e del .rimor,so, il piacere sensuale della li– bertà parigina non vinto dalla tristezza dei· ricordi B dalla soli– tudine. Lo spirito di Mauriac è stato definito cristiano. Meglio si direbbe eretico, ed eretico in tutta la estensione del vocabolo. Non potrebbe. un cattolico immaginare anima più ingrata alla ,sua Divina Prov– videnza. Né forse il severo Dio di Calvino potrebbe essere indul– gente a quest'3'.rid'a e disperata anima di mistico. Tanto più po– tente ed efficace l'eresia di IMauriac nelle sue tre opere centrali~ BibliotecaGino Bianco

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