Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932

548 A. Consiglio una fanciulla povera non può, non deve rifiutare l'erede di così cospicua fortuna. Ed ecco, come due simboli, accoppiati _i duè aspetti della carne, che non sono, volgarmente, malattia e salute, bruttezza e bellezza, tristezza e gioia, felicità e infelicità, ma sven– tura ambedue, fonte ambedue di tormento e di miseria per la na: tura umana. ,Jean intuisce la repulsione invincibile dli Noémi, e, dopo il matrimonio, tutta la sua vita, che pure si è aperta a un di– sperato amore, è oppressa da· un rimorso continuo. Noémi che ha sentito soffocare in sé l'ingenuo, inconsapevole, ideale maschile che ogni fanciulla si foggia nella vigilia, vince la ribellione della sua carne e si costringe a subire con un tranquillo sorriso. Il dli– sperato soffrire di J ean, l'assistenza che egli prodiga ad un amico tubercolotico, lo spingono rapidamente verso la morte: egli vi si avvia come per una espiazione, ma s'avvede, poco prima di morire, che il giovane· medico curante turba con la sua presenza, se non la coscienza, almeno i sensi d'ella mog-lie. Per modo che la sua an– goscia, il suo stesso sacrificio ne restan turbati. Morto alfine Jean Péloueyre, potrebbe iniziarsi un periodo ,dli.gioia e di -serenità per Noémi. Ma no : altri demoni irretiscono la donna. Il suocero che l'ama di paterno affetto, le lega tutto il suo patr!monio, a patto che rimanga vedova. Ormai ella è la condluttrice e l'ammini– stratrice fedele ·di quei poderi; i suoi parenti le impongono la ve– dovanza come un dovere e un sacrificio. Così, lentamente i de•si– deri -del senso cedono ai piaceri d 1 ella gola : ella si fa pingue, avara, tarda. Genitrim è come il secondo episodio del dramma delle lande e d!ella sua gente. :m una narrazione ancor più arid,a ed essenziale di Le bai-ser. Qui nemmeno una figura di donna che equivalga Noémi, capace di sedurre con la su.a sconsolata dolcezza e di commuovere i lettori più semplici. :m il dramma particolare di quel Fernand Cazenave anticlericale, ai danni d'el quale il curato e il vecchio Péloueyre organizzarono il matrimonio di J ean e di Noémi. La scena è formata d'al medesimo paese grandioso e triste. Protago– nisti un uomo che già oltrepassa i limiti della vecchiaia, una madre tenace, avara, vecchissima, ossessionata da una furiosa passione pel figlio, e Mathilde che Fernand ha sp\)sata traendola da una mod'esta esistenza di governante. In questo ambiente familiare tutto sembra seguire una comune logica : 'preoccupato dalla vec– chiaia imminente, infastidito da una relazione troppo banale, Fer– nand ha sposato una giovane dlonna, destinata, naturalmente, a succedere' alla vecchia madre nel governo della casa. Mathilde, a s~a volta, ha cercato nel matrimonio non J' amore, né gli agi, ma la -sicurezza morale e una vita tranquilla e serena. Questi tre perso– naggi sono nel loro intimo irrimediabilmente tarati: la madre ha superato, nel suo amore pel figlio e per gli averi, il limite del gin- BibliotecaGino Bianco

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