Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932

546 .A. Oonsiglio mistica della vita studentesca. Esperienza particolare che sarà poi trad'otta in arte sopratutto dla Le démon de la connaissance (1929). Ora, invece, egli maschera le sue incertez.ze con le reminiscenze letterarie, - la recente lettura di Stendhal e ,di Balzac, - non senza correre il rischio dli veder confondere il suo misticismo con quello di maniera praticato un po' da tutti, da Bourget agli epigoni -sim– bolisti. Più tardi, in un'opera di più largo respiro, Préséan– ces (1921), vedremo anc6ra persistere qualche reminiscenza balza– chiana, specialmente nella descrizione vivace· di un grand'e am– biente di provincia. La maggiore maturità d!ell'autore è mostrata dal fatto che egli supplisce al difetto artistico dJ'una descrizione troppò letteraria col valore di documento, dato da una minutissima osservazione. In Préséances si fondono con una certa omogeneità la vita provinciale di Bordeaux e la vita studentesca. Sono le d!ue esperienze alle quali attingerà sempre il migliore Mauriac. In fondo, come acutamente ebbe ad osservare Benj-amin Crémieux, questa· è l'esperienza più schietta del vero romanziere france-se: nella vita di :collegio e nella vita di 1società, - tanto a Parigi che in provin– cia, - si riassume la tipica vita borghese. Infatti, il nomadismo dei contemporanei scrittori francesi sta a dimostrare un bisogno di evasione, il bisogno di accrescere cod'esta esperienza che, se diventa· immensa nelle mani d'un Balzac e. d'un Proust, si rivela insuffi– ciente per scrittori di più scarsa potenza intima, quali un 1Morand o un Giraudoux. In Préséances l'elemento di poesia è rappresentato da Augustin e da Florence·: il primo è uno studente ,sgraziato, predispost.o dalle origini e dal temperamento alla lotta spirituale, figlio dJ'un prete apostata, dotato d'una sensibilità acutissima; la seconda è una donna prigioniera delle préséances, frretita nelle piccole vanità mondlane, che intravede in Augustirt la possibilità d'una evasione. Ma Augustin va lontano a militare per la sua fede, e Florence solo dopo questa partenza e dopo il suo matrimonio con un Henri Maucoudinat, fabbricante dli liquori, sente vicinissima l'aspira– zione ad una vita più vera e spirituale. Questo secondo amore per Augustin lontano assume carattere ùi morbo, fino a farla invaghire di un tale che somiglia esteriormente all'uomo amato. Alfi.ne, di– sfatta, Florence ritorna nella sua prigione. V'è già tutto iMauriac in questo romanzo, v'è già il crudo con– trasto tra la carne e lo spirito in cui si vuol vedere tutto l'intimo dramma d'ello scrittore girondino. Iu realtà Pt·éséances avrebbe grandemente guadagnato se l'autore non si fosse stud!:iato di svi– lupparne l'argomento in un vasto ambiertte, pieno di figure e di caratteri. Egli, come abbiamo ae:cenuato, dà alla, sua narrazione un piglio palesemente balzachiano ; iu apparenza, infatti, essa è fl.uida ·e snodata; la ricca materia d'osservazione offerta dalla borghesia BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy