Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932

FRANQOIS MAURIAC. · Non è facile ad uno scrittore francese contemporaneo, che abbia raggiunta una notevole cifra artistica, uscire fuor dei limiti della tradizione. Anche François Mauriac, benché l'apparenza non lo dimostri, rimane tipico : francese d'el mezzogiorno e piccolo bor– ghese. Queste carafte:ristiche, si badi, vanno annoverate tra le sue virtù, accanto alla sua aspirazione ad una totale catarsi, ad un superamento delle passioni, ad un pacificàmento della lotta inte– riore. Pochi francesi viventi, per non dire nessuno, hanno rag– giunta la dolorosa ed elnozionante sincerità dei suoi romanzi e dei suoi racconti. Non che manchi la ,sincerità sul mercato arti– stico francese: anzi della sincerità, nell'ultimo decennio, s'è fatto spesso un pretesto, una lustra che ha mutato l'arte in documento. Manca sopratutto quella sincerità che è sinonimo di schiettezza sentimentale, nucleo vita,le ed indispensabile d'ogni vera arte. Mauriac, che appartiene alla generazione di mezzo, divide con Jules Romains una delle più contrastate fame: accolto da un no– tevole favore di pubblico, i consensi dei critici maturi hanno pre– ceduto quelli dei giovani, divagati dietro esperime.nti più speciosi. Uno scrittore della tempra di Albert Thibaudet (e abbiamo no– minato uno dei pochi che, insieme a Fernandez e -a Crémieux, sia fornito di esperienza :filosofica), afferma che la psicologia di Mau– riac « è intuitiva e non ,si serve della logica come mezzo d'i. cono– scenza»; aggiunge inoltre che egli è agli ·antipodi del romanzo <~obbiettivo>>come lo concepiva Flaubert, e che la sua psicolo gia è di natura femminile e bergsoniana. Molte, troppe parole per dli.re che l'arte di Mauriac è arte pura, non dialettica. Il confronto con «l'oggettività>> di Flaubert mostra come in Francia anche i mJ– gliori critici non sappiano estendere la discussione estetica oltre i caratteri esteriori dell'opera d'arte. Tuttavia la intuizione di Mauriac passa attraverso non pochi ostacoli e si purifica di non poche scorie. Temperamento ardente e naturalmente impulsivo, disposto più agli slanci mistici e alle contemplaz.ioni visionarie che alle meditazioni riflessive, egli non poteva liberarsi dii certe reminiscenze letterarie che nell'esperienza. Non fermiamoci all' Enf ant chargé de cha,ines (1912) : solo dopo aver letto le opere della sua maturità. è possibile riconoscere in questo primo romanzo un sentimento puro che nasce dall'esperienza 35. - P~uciso. BibliotecaGino Bianco

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