Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932

La tabacchiera smarrita 589 le rose nei vasi. A questo punto cerca di rimanere solo nel salotto con una scusa qualsiasi, un bicchiere d?acqua od altro che ti verrà in mente lì per lì. Guarda allora sul caminetto. Vedrai una sca– tola di legno a forma dli baule, ornata dli grossi chiodi e di cuoio, grande presso a poco come questa. -Accennò a quella d'a:r:gento. - Aprila. Vi troverai la tabacchiera. ,Mettitela in tasca senza dir nulla. Eppoi ritornatene in tutta fretta. :Ma dovrai fare in modo che né la Poldina né altri si avvedano della tua manovra.. E d~– vrai tacere oggi e sempre con chiunque ciò che ti ho ordlinato di fare. Hai capito tutto, - chiese ·infine, - saprai come regolarti '! - Ho capito si, Vossignoria, - rispose Oecco. - Vossignoria stia tranquilla, - e come a precisare onde evitare inganni: - Una scatola dli legno sul caminetto .... - prese a recitare - .... ornata di chiodi d'argento e di cuoio ... , '..._fece eco Bettigalli, e insieme ripeterono le caratteristiche del cofanetto. - Vossignoria stia tranquilla, - assicurò nuovamente il servo al chiudere della litania. - Ma sopratutto: silenzio, - si raccomandò nuovamente il padlrone. Pronunziò queste parole col tono dli chi, dando un or– dine, sottintende una pena ove non..venga eseguito come ei lo dette. - Non :fiaterò e farò tutto come Vossignoria ha comandato, - rispose il servitore, e qu_esta volta anche il suo accento era taie che il cavaliere Bettigalli credette inutile insistere. - Va', allora. Lo accompagnò sino all'androne, ove la carrozza attendev3. Lo vide partire in panciolle tra la scatola dei dolci e il fascio dii rose. Poi non ritornò sùbito nelle proprie stan,ze, ma fece un gi– retto per la casa, e era un sistema come un altro per diminuire l'atte 1 sa e disperderne l'ansia. Capitò anche in guardaroba dalle due donne e il suo aspetto rallegrato spinse la massaia a domandlargli della tabacchierà. - L' ho ritrovata, l' ho ritrovata, - rispose lui. - In casa o fuori ? - chiese allora la buona donna. - Eh, eh, che vuoi saper troppo, - rispose Bettigalli con un sorrisino. L'altra capì. ~ - L'avevo detto io a Vossignoria? Il paternostro non falla. La udiva anc6ra ripetere : « non falla, non falla)), che già Ai accingeva a discendere, per la seconda volta in quella mattina, la scaletta segreta. Andò poi nello studio e terminò di scrivere quella tal lettera, che gli venne :fiorita e piena di buon umore. Metteva il punto che Oecco ritornava con la tabacchiei;-a. Ud~ . la carrozza giungere di carriera, rotolare sotto l'androne e fer– marsi. Udi Oecco salire in fretta le scale. BibliotecaGino Bianco

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