Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932

·' Lucia 455 Non c'era nessuno. Doveva andar lei, aveva l'indirizzo, in tasca. - Se vuole l' accompagno. Io son pratica. Ma forse ci ha qualcun' altro.... . - No, no; non ho nessuno, anzi. ... - Sentiva di aggrapparsi a qualcuno, a un essere umano. - ·Come va con le mancie ? Saranno dolori, questo viaggio. C'è poca gente, e quei pochi.. .. Ma già non- c'è da saperlo: certe volte son più di manica larga questa gente di mezza tacca dei gran milionari. Poi a lei andrà discrefamente lo stesso. A veder quel vi– sino, quell'aria tutta compunta, fanno presto i passeggeri a aggiun– gere un dollaro o due, - aggiunse non senza una certa amarezza ma senza ostilità. -. Quell'aria di Madonna addolorata le dona tanto: se fossi lei me ne vorrei ricordare. Negli ultimi giorni si è fatta più carina; no, non è la parola : più interessante, ecco. - Ma non c'era da sentirsene urtata: lo diceva per il suo bene, per darle un consiglio utile, da amica. Grazie a Dio quella sera ci era tanto da fare : nel chiudere le valigie le_signore si accorgevano di aver smarrito qualche cosa o di averlo dato a pulire, a stirare : le chiamate si succedevano im– periose, impazienti. E quando, molto tardi, venne da lei il Sanmi– cheli, fu quasi un sollievo. Era pensieroso, accigliato. - Maria .... - Non l'aveva mai chi.amata per nome. Èra come a sentirlo penetrare in un cantuccio più geloso di se stessa: non la doveva chiamare per nome. - Io non ho più nessuno. Se tu restassi con me .... Nascondersi il viso fra le mani, come i bambini, per non esser veduta, per proteggere anche da se stessa il suo essere vero; na– scondersi per non vedere. E quella mano : non cedere, non farsi prender la mano. - Se avessi qualcuno .... La salvezza è in quella innocenza: guarire con la salute di lei, rifarsi la vita con quella giovinezza, abbev~rarsi di lei sino a . essersi cambiato tutto il sangue nelle vene; forse si può. Essa è così pura, così semplice: è sa,na come la terra. Da lei deve venir la salute. · - Se avessi qualcuno come te, da potergli voler bene, da poter rispettare .... Rispettarla, lei? E ora non gliene può più nemmeno portare rancore ora che lo sente debole e smarrito come lei; e pare che lui . ' . se ne accorga, che la sua mano glielo dica e che egli ci si aggrappi come all'ultima àncora, che se perdesse anche quella chissà in quale abisso cadrebbe. - Per la bambina penserei io a farla portare a suo padre. - La Lucia? Portarle via la Lucia? Perché la comanda così? - Si po– trebbe fargli sapere che è successo una disgra,zia, che so io.... Ma ·Biblioteca Gino Bfanco

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