Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932

( Le mura di Firenze 427 logasse alle maestranze la costruzione di questo o di quel tratto 1 ), fililché al posto degli steccati sors,e una solida dliltura, qua e là in– terrott3. da por,te, oltre [e principali già fondate, e rinforzata di torri e di baSJtiOIIli. I veoohi :fiorentini avevano tutto il diritto di gua11dare orgo– glfosi ·a oodesta terza cerchia murata, che nel ,settore dal Prato ver,so San GaHo fu tirata su in tutta fretta quia,ndo batteva alle porte la minoocia di Arrigo VII. Né il significato di oodesta men nota difesa si scolora in confronto- di quella che, cinque secoli or sono,· diresse il genio di 'Michelangiolo" sugli opposti bastioni di San Miniato. Benché giusto risentimento di esule e magnanima illusione di pacificazione universale spingessero l'Alighieri tra i fautori di Arrigo, i faziosi reggenti di parte nera difesero l'auto– nomia di Firenze guelfa contro il Cesare germanico con un intuito dell'avvenire così geniale, che uguale non si riscontra nel furore antimediceo ·degli ultimi repubblicani. Del terzo oerchio, che ,sostenine ill dupHoe assedio imperiale, oggi nolil avanoomo, di qua di' Arno, che le tre porte, al oolilfine della ciittà novissima che sfuma IIlella campagna senza contorni. Ma vi rimangono signific,ativo ve.stigio, più dugeintesco che treoentesco, più della •città di Dante che di quella clie fiorì nel suo esilio, per– ché, prima anc6ra che la cintura delle mura fosse completa, i ba– srumenti di codieste porte segnaron o i nu ovi termini di Firenze quando s'era appena insediato ill p :riora.to ,a,rtigiano. BIDRNARDINO BARBADORO. ' l) ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE, Capitani di Parte guelfa, CI'II. "Biblioteca Gino Bianco - . .

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