Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932

·) Ricordo di Paul Marmottan 493 Lefuèl. Il Lefuel era stato di recente in Italia con sua moglie, e mi parlava con entusiasmo dell'Umbri:y e della Toscana. Era già qua-si in– sediato come conservatore anche. nella Collezione Marmottan, che sa– rebbe passaita allo Stato dopo la, morte del proprietario. Nella casa di Boulogne, dove mi recai nel pomeriggio col caro vec– chio, _tutto era pronto per la trasformazione dell'edifizio in una biblio~ teca di -studi dell'epoca imperiale. V'era la sa:la di lettura l'archivio e . . . ' ' . la decorazione d1 codeste stanze destinate al pubblico .s'ispirava all'Im- •.pero, ma qui, mi parve, un po' ingenuamente. In grandi custodie, cen– tinaia d'acquerelli di mobili Impero, fatti eseguire dal collezionista; alle pareti una.pinacoteca dèll'epoca.- Nella biblioteca volle•darmi un suo libro. No11lo trovò. C'era una confuflione enorme di carte ammucchiate. La casiera mi disse: - Saral).no messe in ordine dopo la sua morte. - Entrammo in una c_amera da letto, con un armadio reçante un orologio nel centro dello sportello, uno di quei mobili Impero di pessimo gusto la cui vista è sufficiente a dare a molti ui1'invincibile ripùgnanza per quello stile. Nel giardino, ripeté anc·6ra. il suo largo gei;rt;o,fisando sulla facciata di stile classico. gli occhi aittraversati da un lampo· improvviso : Empire! Poi mi ,salutò. Là casiera m'accompagnò al cancello. Azzardai una ·domanda. Non) il n'y a jamais eu de Madame Marmottan. Non aveva famiglia, non aveva parenti. Intravidi una. vita d'epicureo. di umbrati}i studi. Le poltrone di-Jacob, i qùadri del Boilly, i tappeti della Savonnerie, i bronzi di Thomfre erano la ffila famiglia. Felice, for!'le. Se non fossero state quelle voci di bimbi là, a due passi della sua casa di Parigi, nel Ranelagh pieno di verde e d'azzurro. Ma quelle voci, e tutti gli altri rumori del D!Ondo,non entrav3:no più nelle sue orecchie. Ci ~rivemmo anc6rai. Gli mandai una- fotografia del gran tavolo <li malachite del Museo Stibbert di Firenze, già_ appartenuto a Re Giro– laino. Dalla ·fotografia non si capiva, bene se mancasse il braccio destro dellp Zefiro che coronava colla sua figura alata quel mobile-monumento (al quale non mi professo particolarmente devoto). Gli manda~ disef,rni dello Zefiro da vari lati, disegni che feci io stesso .assai sommariamente l'inverno scorso. Speravo presto di· ricèvere un altro allegro messaggio annunziante l'acquisto dì nuov'i bronzi. Ma giorni fa, un amico francese di Firenze mi telefonò: - Vous oonnaissiez Paul Marmottan) n;est-oe– pas?---=. Aveva da comunicarmi un numero del Journal ove lessi: On nous annonce le décès, à Paris, i, ·rue Louis-Boilly, de _M. Paul Marmottan, h('.}Jn:nie de lettres, J;listorien d'art, chevalier ·de la Légion d'honneur, commandeur de la Couronne d'ltalie. Le service religieux aura lieu en l'église Notre-Dame de l'Assomption, 88, rue de l'Assomption, sa paroisse, aujourd'hui mercredi 16 mars, à 11 heures. L'inhumation sera faite au cimitière ancien de Boulogne. On est prié de considérer le présent avis comme tenant ]Jeu d'invitation. Era nato a Parigi il 26 agosto 1856. Altri parleranno in Italia, spero, della sue benemerenze riel campo ·degli ,studi, e delle sue ricerche storiche interessanti il nostro paese. Io qui ho voluto solo ricordar la bella e serena figura del vecchio collezionista alla quale mi legava un gusto comune. MARIO PRAZ. BibliotecaGino Bianco

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