Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932

480 E. Rocca - Lo scrittore medico Hans Carossa ehe cosa, in salvo: il sognante segreto della sua fanciulhizza. « Il tempo degli sbandati erramenti, ci dicono, è fi:r;1ito.Ovunqué viene acceso un senso solo nessun lumicino dovrà mancare aUa luce, vie brevi vengon costruite da natUl'a a natura visioni solitarie han subito da es'ser ve- , - - ' . dute ;e interpretate nello spirito generale. Bandite son le parole magiche, ai démoni è fatta viohinza. Non resta posto al ragazzo per liberamente errare; forza calcolabile, egli s'unirà presto ad altre forze. « Così suona il messaggio. Noi però, figli della penombra, serviamo la notte come il giorno, fedeli. Come sarà l' edificio dello spirito che viene, quanto sarà alto e chi lo compirà non lo sa nessuno. Noi stess~ non potremo più varcarne la soglia; ma se anG6ra fossimo ragazzi, noi prenderemmo la nostra lucente pietruzza di granito, la porteremmo all'oscuro dove si costruiS'Ce e la seppelliremmo in silenzio sotto le fon– damenta: che male potrebbe fare alla casa?>>. Oh propi:io nessuno. Nel Medico Gion questa simbolica pietruzza nascosta- tras.figura in bontà tutte le cose. Medico e poeta diventano, nella figura del protagonista, una, raggiunta e soavissima unità. Lo spirito prevale sui farmach i, se questi non servono giova quello, se la vita non si può conserv a.re basta che il trapasso sia armonico perché-da esso sorga nuovo confo1·to a'na vita. L'adolescente e malata scultrice Oyntliia, che in odio alla vita preferisce non esser madre che delle sue imperfette creature d'argilla, si sente spinta verso Gion e verso l'amore solo quando vede la :fidente serva montagnola Emerenz, una– gigantessa priva di globuli 1·os..i, morire piuttosto che rinunziare alla maternità,. Il piccolo Toni, che il medico e la scultrice amorosamente 1s:alvano dalla strada, ricondùce a sua volta a più placida vita u~ povero pazzo va,gabonclo ·cui clona, insieme al telescopio, la fantasìosa scienza astronomica con la quale, intrattenendo i nottalI!,buli, •prima riusciva a campare. Così la bontà soccorrevole e la pacata mitezza allargano il loro raggio come cerchi sull'acqua, l'ultimo le conchiude. L'alfa e l'omega sono vicini, la fine suggerisce il principio, la morte_ il· calmo abbandono alla vita. È il controcanto al dottor Bùrger : la bontà attiva e respirata vit– toriosamente contrapposta a una dolce pietà delusa in cerca d'aÌmien– tamento. La parola ferma e risanatrice dell'uomo, del medico spiritua-le l'ontro i vagheggiamenti ancora instabili della gioventù. Il medico Gion è un punto d'arrivo. E bene ha fatto la Martin Bodmer Stii'tung di Zurigo ad assegnare il premio Gottfried Keller premio sim– bolico, a questo poeta che tanto sarebbe ,stato caro all'aut~re del Grii ne Heinrioh. Han.s Carossa è una pascpliana la-mpa, da.ch' arde s· oave.ma la cui luce vincerà il tempo. ENRICO RoccA. Opere <li HANS CAROSSA: Doktor Biirgers Enàe (1918), M. 0,90 ;. Geàichte (1921), :.\1.4,50; Ritmiinisches 1'agebuch (1926), M. 5; Eine Jùnàheit (1928), M. 5; Ver– wanàl11ngen eimer Jug&nà (1925), M. 5; Der .Art.zt Gion (1931), M. 6. L'editore di tutte le opere è l'Insel Verlag cli Lipsia. BibliotecaGino Bianco

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