Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932

QUADRI DI FRANOIA IN PIOOADILLY. È una que~ione di metodo : si' può visitare una galleria infilando la sala di sinistra e girando a destra, oppure infilando la sala di destra ·e girando a sinistra. Il primo metodo è- quello che diremo inglese, perché la circolazione in Inghilterra muove a sinistra; e fu adottato per tutte le precedenti esposizioni pittoriche a Burlington House, se non erriamo: quella fiamminga, la olandese, la italiana, _ la per-siana. Ma i Francesi, per la loro esposizione di quest'anno, hanno adottato, o forse imposto, il ,secondo metodo, e ci fanno circolare in mèzzo alla loro pittura tenendo la destra. Come per Losanna; come forse domani a Ginevra : i Francesi hanno la loro idea, e gli altri finiscono troppo spesso per avere anch'essi l'idea, bon gré mal gré, che hanno i Francesi. Io seguii le indicazioni della guida e la disposizione dei quadri, e mi trovai a un tratto, nella sala prima, sbalzato dal traffico del centro di Londra in mezzo ai Primitivi francesi. Di ·questi sarà superfluo av– vertire, credo, che non capii molto. I Primitivi sono un hortus oonolusus nel quale fiorisce le pianta sensitiva e umbratile degli sip.ecialisti. Con buona pazienza dei quali io dirò, che in questi primitivi francesi, a parte alcuni illustri esemplari dell'arte « che alluminare è chiamata in Parisi >>, qualche s,trano lavoro in legno o in bronzo, qualche benevola Madonna, ricavata da una pietra tenera,, io non ho saputo vedere gran che. Forse m'aspettavo troppo; per quell'abito mentale che nel Medio Evo francese vede grandi sorgenti di storia e di leggenda, e di nuovi costumi, nuove lingue e nuove letterature; che al buon Carlomagno fa l'.isalire, quasi, il ricominciamento della storia, o almeno della storia più familiarmente nota e citata. Forse la Francia fu allora fonte e principio di molte cose nuove e civili, ma cosi come, secondo Talete, tutte le cose discendono dall'acqua; ché poi, quanto a prendere forma ,e virtù, e potenza cli sug– gestione e durata, questa è un'altra fac.cenda .... Ero· giunto ben addentro nel XVI secolo senza che m'arrestasse, dopo il « Maestro dell'Annunciazione d' Aix )) , altro che il sinistro busto di Francesco I, dalla faccia patibolare, attribuito al Janet; o certi nudi femminili del Fouqvet, t(:irrei, dove l'abbondanza dei seni pare un vizio. E nella vicina galleria dei disegni, una testa di donna, anche attribuita al Janet, che per acconciatura, linea ed espressione prelude alle tristi donne ottocentesche di Degas .... Osserva~ioni, come si vede, estrins1:1che,e che non hanno nulla da spartir,e coll'arte, come la intendono i critici; d'al– tronde l'arte, la non ales,san,drina ma perpetua arte, .è fatta proprio per noi, che non siamo critici, bensì, per intendersi, consum,atori. E come tali troviamo che questi primi secoli francesi ci hanno dato ben poco, e Biblioteca Gino Bianco

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