Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932

La Scuola Media otto a.nni dopo la Riforma 331 segnamento medio. Oggi tuttavia si deve riconoscere che in otto anni non siamo riusciti anc6ra a operare quella selezione che ra– gioni economiche e _sociali di prim'ordine esigono ci sia. Troppa gente entra nelle Università e troppa ne esce con una laurea che non merita, e di quella laurea è costretta poi a fare l'uso pel quale ieri era sufficiente il solo diploma di licenza della secondaria. Il numero degli spostati aumenta spaventosamente, e si d'elinea una· disoccupazione di intellettuali non meno impressionante della di– soccupazione operaia e agricola, poiché essa provoca confusione nell'ordine dei valori sociali e ingenera quindi smarrimento e di– sorientamento. L'esame· di Stato ha cercato di rendere solenne per il giovane maturando il momento più critico d'ella sua vita di studente. Ma nel fatto, le manchevolezze sue sono tali e .tante, e non parlerò della questione economica, che riconoscere di aver sbagliato sa– rebbe oggimai doveroso per tutti noi. Un generoso errore ,è stato il nostro, ma èhe errore sia stato da,y:vero lo spiegherò con qualche esern.pio. · Immaginiamo che debba essere esaminato un licenziando dal Liceo scientifico; egli sosterrà una prova scritta di italiano, due di latino, una terza di lingua straniera, una quarta di matematica e infine la quinta dì disegno; e poi esami orali di italiano, latino, storia, economia politica, filosofia, storia dell'arte, inglese o te– desco, scienze naturali, matematica e fisica. In due giorni, dopo aver già sostenuto le cinque prove scritte, dovrà affrontare le dieci prove orali; e in tre quarti di ora, o tutt'al più (ma è raro) in un'ora, parlerà, un giorno, di latir-10 e di italiano,· di .storia e di filosofia, di inglese e di tedesco, cli sforia, dell'arte è di economia politica, e in altri quarantacinque minuti, un altro giorno, discor– rerà di scienze e di matematica e fisica. Di solitb, la minor gra– vezza del gruppo delle scienze la si compensa aggregandole due materie letterarie che per lo più sono la storia e la filosofia, ma la durata dell'esame è sempre quella ed è noto che complessivamente in un'ora e mezza, o tutt'al più in due ore (ma è raro), UJl can– didato è esaminato su dieci materie diverse. Orbene, provatevi a esaminare in dieci minuti e, mettiamo pure, in venti minuti in italiano un giovane che non conoscete affatto, provatevi a fargli giudicare i Sepolcri di Ugo Foscolo « con animo sgombro da ogni preoccupazione che non sia quella, del valore estetico, del valore umano dell'opera d'arte)) e vedrete che la prova è fallita non_solo _pn lo studente ma anche per voi, perché voi e lo studente rimar– rete con una preoccupazione e un rimorso che non mi sembrano estetici. Nel candidato rimarrà il dispiacere di essere stato preoc– cupato dalla vostra presenza di esaminatore che egli non ha mai conosciuto; e in voi rimarrà la preoccupazione di non aver co-

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