Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
- \ Due anni· 137 mota. Era eom.e se il tempo, che tanto in fretta e tanto lon.ta110da l0ro èrai cors@ quando c'era Ada, adesso che Ada. non e'e1:a più sì fosse fermato; Dario sapeva che per lui si era fermato; muovere un dito, alzarsi, camminare, parlare con le persone, tutto. ciò si poteva aJiJJcliJ.e fare, ma 'era lo stesso che no:ri farlo; tutto eiò che eglì aVòeva fatto finora, tutto ciò che egli era,stato, d 1 un tratto d iventava· senza percb:é, era_ come se non si fqsse adoperato mai per nessu.na cosa. Le 'parole c4e Ad_agli ·aveva•detto quando era finita fa-pri~a volta ìa l.oro felicità•troppo breve, ed egli, non avrebbe ,voluto se~ paraFsi da 1ei, adesso gli tornavano in mente con un senso spietato e amaro, il contrario di ·quello· che avevano avuto allora sulla sua iboccà: « Dario, abbiamo aspettato tanto! ... )).-Avev;anò, af'lpettaito - tanto, ed ecco qùello c·be era succe~so. Allora,. affondando Ìa faccia - nei cn:sèini perché nessun,o se:ntisse èhe chiamava Ada, poièhé si eFa ricor<ilato, preciso coni.,ese,avel':1separlato adesso, l'aeoento ti– illl!l!Oirosò e earo' della sua.voce, singhiozzò dispe:r:atamente. _ Anche· il giorno dopo, e tutto l'altro giorno ancò:ra, lo passò chiuso in, camera; poi, non avendo voluto c,hiedere un prolunga– mento della -licenza, si preparò 1 a partire. Ritrovarsi' con uominLche !liÌ:Oilil ave-valil!oconosciuto Jei, altri luoghi,, altri pensieri; ,poteva esser~ u111 modo di tirare avanti là, vita,· poiché bisognava vivere. Si recò a vedere H. figlio, che era stato messo a balia -in un borgo v~cimo, ma non. :ne ebbe nessuna t~nerezza: perché, quale legame poteva e('listere fra quellai piccola cosa di· carne e l'anima; sua? Se non àvesse saputo che tutti' si aspettavano questo da I-q.i,non' ci sarebbe andato: Cosi si era, irrigidito dentro per non doversi eommu,ove:li'e, ma si trovò vuoto ed estranèo, nellai_visita al Oh . · mitero; il- tumufo dove era stata sepolta Ada spicc31va gialliccio sul campo di ,Jieve; ane6ra troppo alto, come gli ~piegò Laura, per _ jprovvedere alFopera di ablbellimento ;- prima bisognava aspetta,;re c:he-la pioggia arv,esse.fatto depositare la terra smossa. Dario; a ogni spiegazione, assentiva; anche tutto" questo~ ~ome era diyerso da ciò che giaceva in -fondo all'anima sua! Ada, non ,era nemmeno H, pojèJaré-T10,n _ era piià' da nessuna _parte. . , ·. , : " _~ - ' · A Napoli, i:mattesa di ottenere di imbarcarsi per qualcb.e viaggio lontano, era pure occupato tutto il giorno; il suo cacciatorpetli~, niiere e('leguiva efsercitazioni fuori del porto : uscivano' 1a mattiiia - ;prest@p,er tori;iare à, tmi:o.' n Sl!tO 'com.an.dante avrebbe voluto r:Ì!– sparmiai'lo, ma egli voleva il contrario; si irritava cJ{egii usasser@ riguardi come ormai si sarebbe irritato a miovè parole di condo– gilialil$a: IH:Ìm. aveva, verso la propria disgrazia, q\J-el mimimo di aèeettaz:ii@Iil!e èilile predispone ad accettarne un conforto. « Som@ qui, fatemi a,nc6ra male, ammazzatemi di fatica poiché non siete riu, seiti a,d ammazzarmi di angosci~)). Queste _parole e_rano in fondo ai ~mi; p0tev3-!-sopportare ,fa presenz/1 d:elle persone, magari BJNCh:e ,- '
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