Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932

LJBRI. , ' NICC9LÒ ToMMASIDO, Venezia 'negli anm 1848 e 1849. Memorie storiche inedite, c()n aggiunta di documenti inediti e prefazione e n,ote di ~ i · PAOLOPRUNAS.Vol. I. - Le Mon:Ìlier, Firenze,· 19'31. L. 35.. Per a;vviallsi a, cmn,pre:ndere nel suo più vero e ililti:rqosooso un libro . di J!)aSSÌ(i)Re e <Jicru.cci, e iELsiemedi tanto rigore e vigore eti:co, q u.al è qu,esto commentario dettato dal Tommaseo nel -caildo de.i ricordi e. della !(!)ena(Oo,rfù.';1853), credo ehe niente giovi quanto ripen,sar l'uomo attrar .ver-s<:> un aspetto eih'egl.i vi delinea consapevolmente di .se stesso (p. 147): « .... che se il segretariato. dell'in:fimcH:;oinunello di Jaimpagna era troppo alla 8U(l, ambizione ed esperienza e pazienza;, a' ·suoi desideri ~ cornootti ·del megJio, il governo d':un regno, e, se fosse possibile, dell'ip.tero uni-· verso, era poco)>. Lo esprime, questo giudizio di grande modestia e• granidissi,µio orgoglio, a liln luogo e in un mom(lntp sfgni-ticativi, quando traccia il profilo dei c,olleghi del. Mini.stero nei prim} tre mesi della re– ~ubblica, e pone il ·proprio a contrasto con. quel di « costoro, che neppure' a c@sefinite potevano conoscerlo ». _ . . In realtà, fer Ja forza deH'i11.telletto e della cliltur:.a; egli era ,,sup_e'– rioil.'edi molti cu.biti a, -qilalilti altri op~rarono e patirono con lui.; e per spirito di sacrifi.d@ poté ess(lre UgHagliato, non vinto da alcuno. Ma · que_ata stessa superiorità e purezza_ diveniva:n limite alla sua azione po– litica, rendend@lo esigoote e impaziente, ~ di .conseguenza spesso rinti.n– cia,tario, più spesso inetto. Era c;ome·un arciere chè fosse condannato a, puntare al doppio e aJ triplo della capacità dell'a:rco, e nessuno cono– scesse· meglio l'i.n1Sa:fficien:za 'dell'ç1,rma,maneggiata. Pretendeva che gli uomini fossero migliori di quel che in genere sono; e nello stesso tempo era corrivo a pregiar quelli co' quali avevà,.ç.he fare i:ndividu.a,lmente, men(i)di quanto in realtà :valevano; scrutandoli, ,n el 'tutto mora1ç, oltre i lim;iti oo.tro i quali servir(i):no alla Provvide11za e alla .Storia. . _Per l!l!(i)Ì cli.e leggi:a,rnòla prima voltà il postu' q.lo libro a ta,111 ¼!, disrta:p.za, dagLi !iLVVenim<{nti, il più importante sta in quellè ,finalità per-seguite e ·u(i)IIJ raggia11tè, iR quei travagli d'una mente e d'un cuore tropp(i) forti e imifi)otenti ad un tempo. Perché è vero che l'op,era è in certo m<,>do c– eaisionale, prov,wata da risenti:qie,nti pel'Son.ali più o meno giusti (esa– minati co11 fa:nt~ discernimento dal Prunas, p. xxx sgg.), in risposj;a aU'Hi8toire de la Répitblique de Ve11ise8011,3 Manin di A. De La Forge ' (anzi, secondo un ingiusto ·sospetto del Tommaseo, del Man.in stesso, ,~he ' _\, . ':, aiblioteoaGi!')O Bianço .

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