Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932

,, y ' .... ,- . /J' . , - ..... • . \" LÈTTERA ·A.PETROLINI, IN LODE DEI ROMAWL · Tempi di tragedia, Petrolnii nlio, perché •~ov:ui;iqu~ guardi e c~iU:l!IJ('ll!le interroghi trovi soltanto facce da funerale, d1 quelle _che respilram10. a, bocca chiusa l'aria non foss.e avvelenata, e squadrano dall' alt0 .. dn ride e chi so~ride, come ,squadrerebbèro ùn paizzo c.b.e s,i s:pogHas\Se !ÌJ11 piaz.za: La •crisi, l'Europa, 1' Amedea, ·l'oro, la :miseria, ì d1soc•è,l!IJ?•ati, i dazi le tasse la paura e il contagio della palil.ra : d'aBCordo, è UN ter- ' . ~ . . . . remoto. Ma anche il terremoto ha questo ,di ·buono, che m lil.R at1mmtl. .divide gli uomini ·nelle sÒle due categorie le quali contano ·a]lai ;/;i,J!iLe: quelli che la vita l'hanno dentro di sé e ~ono ,sempre -pronti a rieomim– ciare, co:m.ele frondé sull'albero; e quelli che anche c:mlilti stanno se<m• · pre a balia e, s~ _r1onv'è chi li sostenti, li consoli·,~ li culli, si rofo~ano , disperati'·sul letto e sprecano tutta la forza a ,Strillare. Lri eoceJui de , mamma puoi di questi tempi incontrarli.11,nche fyl1a 1 ([Jonfederazioilile-dema'.' Industria o neWanticamera di Bottai. Io davà,,nti a questo poco di eart:a bian:ca, tu alla ribalta fra tre scene dipinte aHa meglio, siamo, IDi!o sii:a 10_9:ato,della prima. razza, di quella che non ha da chiedere. nielilte a nessun.o; e per qu,esto immeritato. privilegio possiamo ,anche in l!J:lil.esito tinim0;ndo ragiofiare tra,nqu.illi. Il finimondo, se prowrio· don·à; esseve un. finimondo, sigflificherà per noi un mondo che nasce. ,.,_ P:ref,eriis,eil I'a[l:a o fa, coscia? - chiedevi ~a Totonno Lombardo quando; 31.fliamat©, sulla st,rada da, Gampagnano a_ 'Roma, potevi .offrirgli ·soltanto tl!JilQJ ,pa- . gnotta tagliata in due .. E aemmen.9 quel giomò ti p~rdesti in la,ç:ri,N'JJè . . È eh~ ~U sei romano CO!Il~ mè . .Anzi ar,rivi a scrivere ..cme.maSJ}è.m~ roinàni è . una, c0nòessi9ne speciale· di. Nostro Sign,ore._ liJs3)geri; ]li}}ÌJ ,~:r,a/' molti difietti noi s'ha,, cert-0 alcune q~alità che ntì sem:brmno 1:1tiii:,Dél 'lil1il~<i>. cli questi mesi e forse anni. Noi, ad esempio, s'Jmmagh;i,a'la/su(/1,(fl.~t;fta, ID;Wè .: . , del ID0IldOpi_ù.fa.cHmente che, dopo ventisette. O -ventotto se,c.9];t Jil'es:j!).e-... . rie.Bz~ 1 lu, ,fine di Ro,m~, quasi che la Città Eter:na sia eoiJil11e ii)pod:i(!) del' · ' èfre0,, e il Ilil.ondol'aren.a e la pista do'i'e la restante umàn.i'tà ,eo[''.l!e s,t! tòl.la ,. ' ' . . . . ' l' ~ s'az-zu:firàe anch~ sanguina e muore (oggi ;c:'hi dice ;Riomru, dJ<eè Uallia9. Per qNesta col'lvmzioRe,. o-illusione, d'eternità che ,ei fa ,dà co!lil/,trrup{i>ès0 cin foi'l<il!o al ·cuore,. noi s•i seguita, anc,he nella tea;i:peElta a fare. cil!lieeèM .valg·a, il '!'LOStro tavoro, visto che non ,.siam(!) nati pé'r'la malilllCOifili6: segno, di,conq,-deUa, ncistra superficialità, fi:e:m:mia, e indllfeten21!'1, e invece. io. credo dèl :111ios,t:u0 ·~ensato equilibrio,. Lo ago:me)llto ha ma,i dimin.lliÌrnM il perico'L<il.? Era ;romano q,uel tale c:n~ al dis,pera ilo ebie si s}traJpiJi)av:a i!· oamielli, 'doruaRdtò se la 'é.alvizie faceva sco,mp-ariFe il' dotoTe. ,. · · . . I . . "·· , .. <. . ,,_ 1:i.,,;'-~ ...

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