Pègaso - anno IV - n. 1 - gennaio 1932
124 P. MILANO, Lessing si può essere ma solo dopo esser stati eruditi e.che il materiale. conta solo se cementato e animato da un criterio. Certo nessuno si è accorto che abbiamo parlato finora di Paolo Milano e de.I suo limpido profilo su Lessiug. Dicendo delle altrui iper– trofie pensavamo a questa raggiunta armonia di componenti nec,essarie. Lessing uomo è presente dalle sue giovanili scappatelle di teatrante al~ sue furie di polemista, alle sue non lietissime vicende professionali, dalla morte del neonato figlioletto e della sposa, di fronte a cui uno stoi– cismo, cerebrale la sna parte, ha modo di manifestarsi, alla sua morte stessa che è quella pacata del saggio. Ma la biografia è intrecciata all'ese– gesi del pensiero e dell'opera; Lessing illuminista spinozista massone è chiaramente e legatamente esplicato insieme al Lessing critico giorna– lista e drammaturgo. E tutto questo senza prosopopea saputa e piuttosto con levità discorsiva, senza -ammetter nei lettori la conoscenza assoluta dell'argomento e pere,iò curando trame e riassunti come fa sempre il buon critico cui piac!:l esporre a chi l'ascolta ciò di cui ragiona, piuttosto che mostrarsi di casa in ciò che altri non ha mai sentito rammentare. Qui la volontà di volgarizzare raggiunge il suo .scopo senza diventa,r le– zioncina pedestre, la coltura del giovane studioso è presente nel senso che illumina senza esibirsi e, pur non essendo trascurato nulla,· - né. particolari curiosi 1 né figure ,secondarie, né scorci d'ambiente storico-let– terario, - c'è in questo prof?,loquasi una civetteria della sobrietà. Si po– trebbe credere che il biografo abbia voluto un poco imitare il suo modello, se non sapessimo che Paolo Milano è come critico più. Auflcliirer che Sturmer, più illuminista che romantico, più lessinghiaiio che w.erthe– riano. Ond'è che questa pacatezza dell'esporre non è studiata, ma ,spon– tanea e congeniale e l' amore e il calore si traducono in studio• ed at– tenzione. Ne deriva in Milano una, coraggiosa rinunzia alla facile originalità, ma in compenso una forza persuasiva di meditate conclusioni; Così se Lessing, versatile poligrafo ed esempio primo di uno scrittore profes– sionista tedesco, sobrio nell'espressione sentimentale e seguace di una religione fondata sul raziocinio, buon europeo avwnt la lettre e naziona- ,lista in arte è parso ad alcuni un illuminista, un assertore del pensiero liberale e il fondatore in Germania del teatro drammatico é ad altri, per la sua indipendenza e varietà,, per la sua scontentezza di sé e per certe trepide espressioni dell'arte sua, un precursore dei romantici, a,l nostro critico il fulcro della personalità critica e artistica di Lessing, la sua grande~za e il suo limite sembra la passione morale. Se il profilo ha un difetto è di non rilevar l'atteggiamento di Lessin.g di fronte al– l'arte sua '.Contemporanea. Sarebbe stato interessante saper che Lessing ce l'aveva col giovane Goethe per via del Gotz che definiva un budello pieno di sabbia o un << Wischiwaschi » e per via del Wm·ther · da alcune sue espressioni par di capire che avesse i~tenzione « di pio~bargli una volta d'improvviso sul collo come a Klotz ». Nel 1776 Lessin.g pubblica gli scritti filosofici del suicida Carlo Guglielmo Jerusalem modello del Werther goethiano e pensa di parodiare Goethe in una sa,ti;a : « W erther il migliore » e in cert_e « Lettere wertberi.ane » che poi non scrisse mai. Forse perché a questo pensò, malamente, Nicolai. Metter in luce epi- BibliotecaGino Bianco
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