Pègaso - anno IV - n. 1 - gennaio 1932

72 D. Oinelli Come fa buio presto. . - Vengo a stare con voi. Ilo portato la ro.ba a casa vostra.·_ Maria non alzava lo ·sguardo da terra. - Bravo Vincenzo -- suonò dietro a loro la voce della mamma, . ' . . - non stava bene, te' solo in quella casa vuota, e i tuoi parenti accanto, a due passi. ,Le donne raccolsero i panieri. - Farà freddo stanotte, - di'sse la mamma guardando il cielo che s'era fatto di un azzurro chiaro e leggero come un manto di Madonna. Li guardò un momento con un'espressione incerta di tenerezza e prese a scendere per la prima. Vincenzo e Maria le an– darono dietro con gli occhi sulla sua figura scura che passava da un castagno a un altro, curva sotto il suo carico. Vincenzo portava le scarpe da città, senza chiodi, e sul fogliame secco non istava ritto; ogni tanto prendeva uno scivolone e Maria non riusciva a reprime:re un breve impeto di riso del quale egli si sentiva umiliato. Gli venivano a noia anche i vestiti, specialmente il cappello, di foggia addirittura forestiera; tanto che se lo levò e sbertucciandolo fra le mani lo mise in una tasca della giacchetta. In capelli, col capo solleticato dall'aria pungente della sera, gli pareva di star meglio. Senza pensarci si mise a mugolare uno stor– nello, un di quei motivi di lassù che sentiva, rinascere dentro di sé da una grave contentezza che cresceva nel petto e sembrava dovesse . brillare fosforescente, attraverso il crepuscolo. Maria alzò il viso verso di lui; nello scuro, senza più vederle le fattezze, era come se la sentisse sorridere. Ora cantava a voce spiegata, con l'immagine di quel viso che si spianaya, di quella luce che si àccendeva negli occhi marrone. A un tratto, dalla pendice davanti, rispose una voce lontana, limpida e tersa, come la voce di un ruscello. E si fermarono un momento a stare a sentire . . Erano scesi alla strada. A grandi curve bianche ia stra<;la,àb– bracciava il monte. La mamma non si vedeva più; affrettarono il passo. Lo sguardo calava nella caligine sconfinata; al di là, nel cielo viola del crepuscol9, si era accesa una stella. Due, tre, quat– tro ne trovarono risalendo· il cielo che vieppiù incupiva, e poi di qua trovaron tante stelle da non poterle più contare. A chinarsi dal muro sul fondo del valto:ne come per stare a sentir la voce del torrente, Maria fu colta .da un brivido nelle spalle. Vincenzo le ' mise un braccio intorno al busto per riscaldarla, spingendola leg-' germente contro di sé, e sentì scorrere sotto la mano le ossa fini e fragili da aver timore di farle male, sino a un attacco soffice di · carne, tanto poca. Alla svolta le loro ombre si allungarono sulla strada, unite. Dietro di loro faceva la luna, dal monte, e il chia– rore gelido e cristallino si spargeva pel cielo, e la terra si popolava d'ombre dure e taglienti. . · BibliotecaGino Bianco

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