Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931
714 B. Oicognani Aveva imparato a conoscere le grosse piante del parco, le spal– liere : una familiarità, dopo tanto, con le panchine, le statue di pietra; a,veva preso interesse ai fiori del giardino, alla loro vita. Michele sospettava qua,lche tra,ma ai suoi danni. E fu appena un po' più tranquillo il giorno in cui, trovato un pretesto per conversar col padrone, dopo aver battute le vie traverse come fa quella gente: - Io non crederei mai d'aver fatto qualcosa per cui la non avesse più a esser contento di me : nel ca,so, avrei piacere ch'ella me lo dicesse. - Mi dici che idee ti frullano in mente? Oh vecchio L.. E Romualdo batté familiarmente sopra la spalla del giardiniere dal bianco capo ricciuto. '-- Verso Maurilla, 13ea,trice mostrava d'esserle .grata del suo con– tinuo pensiero per Barberina: accompagnava la bimba da lei e allora s'intratteneva con la signora Bettina. « Io avevo fatto un cattivo ·giudizio di quella donna - diceva poi a tavola la vecchia signora. - Bisogna che mi ricreda: anche ·questa volta m'ero lasciata ingan- nare dalle apparenze; e invece, miei cari, è un'anima, un'anima bella>>. Maurilla non contraddiva; eppure, non si sentiva di concor– dare: troppe cose ella aveva viste da vicino e le eran rimaste im– presse come segni indiscutibili d'una deformità interiore. Però , avendo Beatrice ripreso i lavori di ricamo, spesso lavoravano in– sieme : e nella conversazione i discorsi di Beatrice avevano ora un a~cento d'umanità per cui veniva fatto a Maurilla di ·alzare gli occhi e guardarla non credendo a se stessa. Barberina poi, un poco alla volta, quasi senza che se ne accor– gesse, aveva visto subentrare alla persona dell'Ersilia quella della mamma. La sostituzione, specie le prime volte, aveva dato alla bambina un senso di freddezza, una specie di disagio: poi, a grado a, grado, ella s'era abituata a quella presenza compassata, grave, che la madre cercava di rendere agile e leggera sforzandosi di ri– tornare, anche lei, fanciulla: senza riuscirvi che in piccola parte. Però la bambina capiva questo cercar della madre di farsi ànche lei fanciulla: e dal canto suo procurava di facilitare l'incontro, fa– cendo, per così dire, anche lei del cammino: bisognava vedere, in certi momenti, l'aria di serietà che Barberina assumeva: ed era allora Beatrice che sentiva dentro di sé un refrigerio d'innocenza. Con Romualdo l'avvicinamento le costò uno sforzo maggiore. D'altronde, forse, egli le s'era allontanato tanto più degli altri quanto più nei primi tempi egli aveva fatto per conquistare la mo– glie. Fu un'opera lenta, quella di lei, assidua, perseverante, fatta di minuzie : dal modo di dirgli addio quando se n'andava via la mattina al fargli festa a,1 ritorno; dal domandargli, se mai lo ve– deva preoccupato e stanco, che cosa a,vesse che lo turbava o c·be l'aveva affaticato, fino al fargli trovare tutto secondo i suoi gusti, BibliotecaGino Bianco
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