Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931
Villa Beatrice 703 Su nella camerina lo strazio era irresistibile. Entrava dalla finestra aperta l'aria fresca della notte prima– verile; e a Barberina d'istante in istante di più si chiudeva la gola. Irresistibilmente, implacabilmente. L'Ersilia, semivestita, scarmi– gliata, tra stupidita e smaniante, non era capace di nulla. Che cosa c'era, del resto, da fare? Dover assistere, non poter far altro che ·assistere, assolutamente impotenti a qualunque cosa, senza poter portare verun aiuto: nulla! Beatrice, non perdeva un particolare, un attimo del soffrire atroce della bambina. Vedeva ora l'occhio di lei farsi leggermente vitreo, e il respiro sempre più fitto : un sussulto fioco con rumor di sega. I colpi di tosse ora dilanianti. Romualdo non sarebbe tor– nato in tempo. E Barberina disperatamente cercava, cercava aria. Beatrice la prese, la portò alla finestra. Pareva impossibile che neppure lì, alla finestra, davanti allo spazio aperto di tutta la notte, Barberina non trovasse l'aria. E invece, anche li, ella disperata cercava, cercava sentendosi ogni momento di più soffocare. E il rantolo ora quasi continuo e i gesti e la faccia, il cercar della faccia, spezzavano il cuore. Beatrice riportò dentro la stanza la bimba: il rosso clel viso ora s'era fatto cianotico. « Barberina ! Barberina ! >>: ella non aveva chiamato mai cosi : come una madre chiama : come una madre per vincer la morte. Barberina trovò la forza per accennare una ca– rezza : la sua 'manina sfiorò la gota della mamma. E Beatrice senti, a quella carezza, pienamente allora, per la prima volta, la maternità. Il gorgoglio del rantolo pareva ora che dicesse: mem .... mem.... « Mamma» sonava dentro Beatrice. Ora! Ah ! Romualdo non sarebbe tornato a t~mpo: non era possibile: ogni secondo av– vicinava quello in cui neppur più un atomo d'aria sarebbe potuto passare. « Barberina ! Barberina !».- Le era venuto fatto di avvi- cinare la bocca a quella di Barberina. · Il lampo d'una ispirazione. Com'è che non cì aveva pensato prima ? Le era tornato improvvisamente il ricordo di quel racconto : il racconto di quella signora che aveva salvato cosi la creatura: era morta lei, invece, nia la creatura era stata salva. Com'è che non ci aveva pensato prima? La bambina sarebbe stata salva: sarebbe morta invece lei. E non era quello che ella voleva? Sarebbe morta salvando la propria creatura .... Cosi, cosi : dandole la vita. Dare la vita alla creatura cosi: essere madre cosi. Una sicurezza, una fede, quasi una gioia subentrò a un tratto alla disperazione. La vita della bambina ora dipendeva da lei : era lei che doveva far presto. - Ersilia, scendi, chiama la " tata", andate in cappella : non c'è da far altro: non c'è che una grazia: che Dio, la Madonna, Gesù ci faccia una grazia. Andate anche per me a raccomandarvi. Va' sùbito, va'. BjbliotecaGino Bianco
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