Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931
698 B. Cioognani duto d'essere abbandonata: non eri. Eri, invece, chiamata, insi– stentemente. - Chiamata ? A che co8a '? - Ad amare : non ostante tutto. Gli ostacoli che tu mi dici · son grandi: eppure non bastano. Non bastano a giustificarti del tuo peccato. - Di quale peccato ? -'----" Disamorata" : era la parola che doveva farti pensare : era il richiamo già che si faceva sentire. "Disamorata" era up.a verità: e per la bocca di chi te lo diceva, parlava una voce più alta. Don Andrea udì ora un singhiozzo. Beatrice piangeva. · - È ingiusto ! È ingiusto ! - È proprio vero che nessuno t'abbia voluto mai bene? Tua ma,dre, tuo padre, tuo marito ? - Mio padre, sì, mio marito, sì, lui molto; ma ora .... - Lo vedi dunque : sei tu che non ài corrisposto. - Ma io avrei dato qualunque cosa per poter corrispondere. Era il non potere .... C'è stata sempre una parte di me che me l'à impe– dito, una parte più forte,·che non dipende da me, contro cui non è possibile nulla. Beatrice era invasa ora da un orgasmo, era in uno stato tale di sovreccitazione che le sue parole arrivavano a Don Andrea con un ef– fetto che ricordava la caduta dell'acqua piovana in una doccia rotta. - Non t'agitare, :figliola. Méttiti calma. Ascolta. Nessuno può modificare il suo fisico, è vero; ma dominarlo con l'a,nima; sì. Fare dell'imperfezione fisica uno strumento di perfezione spirituale è il privilegio dell'anima; quello che fa la dignità umana, la libertà, la grandezza umana: volere! - Ma se il modo stesso con cui sono fatta è quello che m'impe– disce di poter volere ! Dio sa che cosa darei per poter volere ! - L'ài mai pregato di questo? Ch'egli ti desse il suo aiuto? C'è stata sempre, tu dici, in te, una parte più forte che à annullato ogni tuo sforzo. Bisognerebbe_ vedere quanta J>arte in questo à avuto il tuo orgoglio, se tu non ti sei compiaciuta della tua sventura. Io sono certo di sì. Ma anche se tu non avessi davvero a rimproverarti di nulla, guarda che cosa ti dico, di nulla, ài mai invocato l'aiuto .., divino? Perché nel tuo orgoglio ti se1 dimenticata d'essere creatura e non ti sei rivolta al· Creatore ? · - Io l'ò pregato, l'ò scongiurato, mi sono accostata ai sacra– menti. ... - In che modo? Il regno di Dio s'acquista con la violenza, la / . legge di Cristo è legge di forza. Chi vuol salvare l'anima sua la perderà: chi ne farà gettito la salverà-. Come l'ài_ pregato? Come ) t'immagini Iddio ? Dio è carità : e in ogni anima c'è una sua favilla : una disposizione ad amare. È codesta che dev'essere tenuta viva. BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy